Stravincono i filo-occidentali nelle ellezioni parlamentari ucraine, ma ora la posizione del Presidente Petro Poroshenko in vista di una soluzione negoziata del contenzioso con la Russia si fa meno facile.
A prendere il sopravvento sono soprattutto i partiti meno propensi a discutere con Mosca e con i separatisti filo-russi delle regioni orientali del Donbass.
In compenso escono dal parlamento per la prima volta i comunisti. Sotto la soglia di sbarramento anche gli ultranazionalisti xenofobi del partito Pravi Sektor, che erano stati al centro della rivoluzione di Maidan.
Il partito del presidente Poroshenko, filo-occidentale moderato, esce indebolito rispetto alle aspettative. Secondo gli exit poll si attesterebbe al 23%. Sperava di ottenere il 30%.
In compenso i suoi alleati vanno molto meglio del previsto e gli permetteranno di formare una coalizione dalla maggioranza estremamente ampia.
A farsi largo sono soprattutto volti nuovi.
I grandi vincitori sono i Popolari del primo ministro Arseni Yatseniuk, ed i cristiano democratici del Sindaco di Leopoli Andreiy Sadovyi.
Entrambe giovani, riformatori, fortemente filo-occidentali e poco favorevoli a cedere terreno di fronte a Mosca ed ai separatisti filo-russi delle regioni orientali del Dombass.