Di Euronews
Le Pussy Riot accusano la milizia cosacca di averle aggredite con i frustini, durante un tentativo di esibirsi in un concerto improvvisato (e non autorizzato) a Sochi.
Dopo aver iniziato a urlare un brano anti-Putin, le ragazze sono state disperse dagli agenti cosacchi, che non fanno parte dell’esercito nè della polizia ma sono stati spostati dalla tradizionale guardia alla frontiera a compiti d’assistenza alla polizia in occasione delle Olimpiadi invernali.
Invece dei manganelli, la milizia ha in dotazione dei frustini.