Il gruppo francese Sanofi, prima azienda framaceutica di Francia, ha fatto sapere di prendere ‘‘seriamente’‘ le denunce attribuite a un cittadino cinese, che ha accusato a mezzo stampa l’azienda di aver pagato 1,7 milioni di yuan di tangenti (oltre 200mila euro) a 503 medici cinesi, in 79 ospedali, per mantenere indebitamente alti i prezzi dei suoi prodotti. Il giornale che ha pubblicato le rivelazioni, il “21st Century Business Herald”, afferma che la fonte sarebbe un ex-dipendente della stessa Sanofi.
Il giorno dopo l’ imposizione di multe senza precedenti a sei multinazionali agro-alimentari, le autorità cinesi minacciano ora nuove e più severe multe contro aziende straniere accusate di violare la legge. Mercoledì la Commissione Nazionale per lo Sviluppo e le Riforme ha inflitto multe per un totale di oltre 80 milioni di euro a Biostime, Mead Johnson, Dumex, Abbott Friesland e Fonterra, sospettate di ‘‘pratiche monopolistiche’‘.
La polizia cinese aveva, nei giorni scorsi, arrestato quattro dirigenti della società farmaceutica britannica GlaxoSmithKline, per aver pagato fino a tre miliardi di yuan di tangenti a funzionari e medici per sei anni tramite le agenzie di viaggio cinesi.
Cina, accuse di corruzione a Sanofi

Di Euronews
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