Connect-R: un rapper Rom che fustiga il suo popolo

Connect-R: un rapper Rom che fustiga il suo popolo
Di Euronews
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button

Romania, Connect-R è l’ultimo grido in fatto di hip hop. Il suo ultimo single, Still, è in cima alla hit parade nazionale. perchè uin nome così curioso?

“Connect-R vuol dire che metto in relazione le persone, le musiche, gli stati d’animo… è da qui che sono partito. da questa idea…

“Non ho mai studiato musica, ma suono il pianoforte e canto senza alcuna formazione particolare, senza sforzo. E’ qualcosa di innato, una dote che ho, penso. Ma sono cresciuto ascoltando un altro genere di musica.

“Chuck Berry, Aretha Franklin, Elvis Presley, molto rock and roll e blus, molto jazz…Quello che faccio ora è il risultato di una fusione. Tra il talento innato del mio popolo e l’educazione musicale che mi ha dato mio padre”.

Nel 2010 Connect – R ha vinto il premio della musica in Romania.

Quando la sua canzone Burning Love è stata consacrata migliore canzone dell’anno, ha colto l’occasione al balzo per lanciare un messaggio…con la sua T shirt.

“E’ stato un atto coraggioso. Perchè in Romania ci sono molti pregiudizi nei confronti dei Rom. Mi sono detto, ora o mai più, per dire che è possibile per un gitano superare la sua condizione di emarginazione. Ho voluto mostrare al mondo intero che non ha senso usare la parola gitano, zingaro, come un’offesa.
“Ho voluto mostrare ai miei confratelli che c‘è un’alternativa..
“Era un punto talmente importante per me…Su youtube accanto ai miei video piovono centinaia di commenti, forse migliaia o milioni, dicono che è un buon pezzo, canta bene, le parole sono belle, il messaggio valido, sa ballare, ….peccato che sia gitano. Ma io SONO gitano!”

Connect-R ha un atteggiamento curioso nei confronti dei suoi fratelli Rom. Non offre nessuna compiacenza. Sulla polemica delle espulsioni in Francia, si dice disgustato. Ma non dal governo francese. Dai suoi simili.

“Ci tenevo molto alle mie radici e ci tengo ancora un poco. Dico questo perchè paragono il passato con quanto sta acadendo oggi. un tempo i gitani avevano un mucchio di attività interessanti, come l’arte, l’artigianato, la poesia. I Rom di oggi sono cambiati. E’ doloroso quallo che sta accadendo, molto doloroso. Queste persone che restano ai margini delle metropoli europee, ci fanno vergognare. Sarkozy qualche anni fa aveva sostenuto l’ingresso della Romania nell’Unione europea. Non credo che le epsulsioni di oggi siano state premeditate. E anche se rischio di scioccare i miei confratelli, sostengo quello che ha fatto, è un’iniziativa eccellente…”

Il solo rimedio ai problemi dei Rom, sostiene Connect-R, è l’educazione… o almeno la musica.

“C‘è una leggenda secondo la quale dio distribuisce dei mestieri… artigiano, pittore, decoratore, dottore, ingegnere…ha distribuito tutti i mestieri. Per ultimo arriva lo zingaro, con le piume nei capelli, arrivava dritto dal pollaio, dove si era addormentato come al solito…E ha chiesto a dio, e a me, che mestiere mi dai? Dio gli dice che non rimane nulla, sei arrivato troppo tardi. Allora lo zingaro fa come per andarsene, quando dio gli dice: aspetta un attimo, forse mi rimane qualcosa per te…E gli dà un violino. Ecco, questa dovrebbe essere la nostra legge, la musica, una delle più grandi qualità che ci portiamo dentro, e sulla musica dovremmo fare affidamento”.

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

Romania, la coalizione di governo sovrappone le elezioni locali alle europee

Romania: a Nicolești il consueto appuntamento con il festival della salsiccia

Romania, agricoltori arrabbiati bloccano i camion al confine con l'Ucraina