Lussemburgo, la voce dei cittadini per stilare gli obiettivi del piano sulle energie rinnovabili

Lussemburgo e le energie rinnovabili
Lussemburgo e le energie rinnovabili Diritti d'autore REUTERS/Francois Lenoir
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Di Lottie Limb
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Secondo il nuovo piano climatico presentato martedì 18 aprile, più di un terzo dell'energia del paese più ricco d’Europa, arriverà da fonti rinnovabili entro la fine del decennio

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Il Lussemburgo diventa sempre più green. Secondo il nuovo piano climatico presentato martedì 18 aprile, più di un terzo dell'energia del paese più ricco d’Europa, arriverà da fonti rinnovabili entro la fine del decennio.

Gli stati dell'Ue devono presentare un piano nazionale per l'energia e il clima (PNEC) aggiornato entro giugno, mostrando come intendono raggiungere l'obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2 del 55% entro il 2030.

“Chiunque pensi che il cambiamento climatico non stia avvenendo, vive su un altro pianeta”, ha dichiarato il Primo ministro Xavier Bettel durante una conferenza stampa in cui annunciava la bozza di aggiornamento del piano.

Coloro che vivono in Lussemburgo sono ben consapevoli della sfida.

Il cambiamento climatico è stato classificato come il problema più grave del mondo dai residenti nel 2019, durante un sondaggio a livello europeo. Il piccolo e ricco paese è sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo del 2030, grazie a un modello che ha coinvolto i suoi cittadini nel processo decisionale.

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Come le persone stanno contribuendo a definire le politiche climatiche del Lussemburgo

L'anno scorso il governo ha convocato un consiglio cittadino sul clima. Il Klima-Biergerrot (KBR) ha riunito un campione rappresentativo di 100 persone che vivono o lavorano in Lussemburgo, chiedendo loro di discutere l'attuale piano climatico del Lussemburgo e di dare un loro parere su quali punti dovevano essere esteri.

"Situazioni straordinarie richiedono misure eccezionali", ha affermato il Primo ministro Bettel. “È tempo per un progetto democratico innovativo che non si è ancora realizzato in Lussemburgo in questa forma. È tempo di portare la società al tavolo dei negoziati sulla politica climatica”.

L'assemblea popolare "si è pronunciata a favore di obiettivi e misure ancora più ambiziosi per il Lussemburgo", secondo una dichiarazione del governo. La bozza di aggiornamento è uno sforzo collaborativo tra diversi dipartimenti.

Non è la prima volta che un paese europeo offre ai suoi cittadini una piattaforma sui problemi climatici.Istituita nel 2016, l'Assemblea dei cittadini irlandesi ha formulato diverse idee per una transizione equa, che alla fine sono confluite nel fondamentale Piano d'azione per il clima del paese nel 2019.

La Francia e il Regno Unito hanno anche creato assemblee di cittadini per aiutare a orientarsi sulla politica climatica.

Tutti i lussemburghesi avranno voce in capitolo sul piano finale, visto che la bozza è ora aperta alla consultazione pubblica fino al 16 maggio.

Come nel 2022, cittadini, ONG e gruppi di attivisti possono inviare il loro feedback sul portale del governo. Lo scorso anno lo hanno fatto 330 persone, secondo il sito di notizie finanziarie Delano, e 30 organizzazioni, tra cui gruppi ambientalisti e lobby industriali.

RANCOIS LENOIR/REUTERS
Energie rinnovabiliRANCOIS LENOIR/REUTERS

Quali sono gli obiettivi climatici ed energetici del Lussemburgo?

Le energie rinnovabili e l'efficienza energetica sono al centro dei piani climatici aggiornati del Lussemburgo. L'eolico, il solare e altre fonti pulite rappresenteranno il 35-37% della quota energetica del paese entro il 2030, rispetto al precedente obiettivo del 25%.

"Protezione del clima significa sostituire i combustibili fossili il più rapidamente possibile", ha affermato il Ministro dell'energia Claude Turmes. "È un compito difficile ma siamo sulla buona strada; dovremmo raggiungere l'obiettivo del 2030 entro il 2025.”

Come mostra l'analisi del think tank sull'energia pulita Ember, il Lussemburgo ha visto il maggior aumento della quota eolica, rispetto a qualsiasi altro paese dell'Ue tra il 2015 e il 2022. Il governo sta anche cercando di rafforzare l'efficienza energetica, tagliando la domanda di energia del 44% entro il 2030. 

Per quanto riguarda le emissioni complessive, la dichiarazione afferma che il Lussemburgo era già sulla buona strada nell'ultima tornata di presentazioni NECP nel 2020, quindi non è necessario rivedere i suoi obiettivi climatici.

Delano riferisce che i cambiamenti porteranno effettivamente a un taglio del 58% delle emissioni, sulla base dell'analisi del portale di statistiche governative Statec, rispetto al 35% del piano precedente.

Al momento è in discussione se il Lussemburgo possa fare di più per ridurre le emissioni. È ancora fuori rotta per raggiungere lo zero netto entro il 2050, altro obiettivo chiave fissato da Bruxelles.

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Trasporti pubbliciFRANCOIS LENOIR/REUTERS

Le novità del nuovo piano per l'energia e il clima del Lussemburgo

La bozza del piano presenta una serie di altre misure ambientali. Tra le 197 proposte più “innovative” c'è una gara per la “locazione sociale” di auto elettriche a beneficio delle famiglie a basso reddito e la creazione di un ente nazionale per sostenere la riqualificazione energetica nelle case che perdono.

Mettendo in primo piano la necessità di una "transizione giusta", il progetto continuerà ad aumentare la tassa sulla CO2 del paese. Introdotta nel 2021, richiede alle aziende che emettono gas serra oltre un certo limite di pagare una tassa, in parte destinata ad aiutare le famiglie più povere e in parte investita in progetti di energia verde.

Il PNEC aggiornato cerca anche di eliminare gradualmente il riscaldamento a combustibili fossili attraverso un approccio volontario. Se troppo lento, consentirà solo nuovi impianti di riscaldamento con un minimo del 70% di energia rinnovabile.

A livello locale, il governo continuerà poi a fornire sostegno finanziario ai comuni che abbracciano la transizione energetica attraverso il suo "Klimapakt 2.0".

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