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Vietare l'uso della plastica funziona, dicono gli esperti. A che punto è l'Unione europea?

L'inquinamento marino è una delle cause del bando alla plastica
L'inquinamento marino è una delle cause del bando alla plastica Diritti d'autore canva
Diritti d'autore canva
Di Giulia AvataneoCharlotte Elton
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Negli ultimi dieci anni il numero di leggi che vietano la plastica è triplicato, con effetti tangibili sull'ambiente. A che punto sono i diversi Stati europei?

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I sacchetti di plastica finiscono ovunque: inquinano le strade, intasano i fiumi e soffocano la fauna selvatica nell'oceano. Ma dopo anni di campagne da parte dei gruppi ambientalisti, sono sempre di più gli Stati a vietarli.

In oltre 100 Paesi è stato introdotto un divieto totale o parziale sui sacchetti monouso. Tra il 2010 e il 2019, le leggi volte a eliminare gradualmente le buste di plastica sono triplicate.

I risultati di questi provvedimenti iniziano a vedersi.

In cosa consistono i divieti

Gran parte delle leggi introdotte limitano o vietano l'uso di sacchetti di plastica nei negozi. A volte sono totalmente proibiti, altre volte i consumatori devono pagare una tassa per acquistarli. Spesso i divieti si applicano solo ai sacchetti sottili, mentre quelli più spessi e riutilizzabili possono ancora essere acquistati.

Il Bangladesh è stato il primo Paese a introdurre il bando totale, nel 2002.

A livello globale, i divieti sono imposti con vari gradi di severità. In Kenya, la produzione di sacchetti - che intasano le infrastrutture del Paese e causano inondazioni - può comportare fino a quattro anni di carcere o una multa di 36 mila euro.

La plastica è uno dei maggiori inquinanti presenti sulle spiagge
CanvaLa plastica è uno dei maggiori inquinanti presenti sulle spiagge

Il bando totale è diffuso in Africa e in Asia. Questi continenti importano gran parte dei rifiuti riciclabili del nord del mondo e quindi affrontano tutte le conseguenze di una cattiva gestione della plastica.

Oltre ai sacchetti, molti Paesi vietano altri tipi di plastica monouso. L'Ue ad esempio ha eliminato le posate usa e getta, le cannucce, i bastoncini per i palloncini e quelli per il caffè.

I maggiori consumatori

In Europa, 18 Paesi hanno imposto il divieto di utilizzare sacchetti di plastica sottili: tra questi ci sono Francia, Germania, Italia, Islanda e Albania.

Altri 23 Stati chiedono ai consumatori di pagare una tassa. Due - Svizzera e Norvegia - consentono all'industria di imporre una "tassa volontaria" sull'uso dei sacchetti.

Il consumo è più elevato nei Paesi baltici e nordici, come rivelano i dati Eurostat del 2019. La Lettonia ( con 284 sacchetti a persona l'anno) e la Lituania, con 332, utilizzano molti più sacchetti di qualsiasi altro Paese europeo. Ma la situazione potrebbe cambiare: a partire dal 2025, nei negozi lettoni diventeranno a pagamento. Un divieto simile entrerà in vigore in Lituania quest'anno.

L'utilizzo più basso si registra in Portogallo (8), Belgio (17) e Polonia (23). Il Portogallo ha vietato i sacchetti nel 2021; due anni dopo ci ha pensato la Polonia.

I divieti funzionano?

Finora queste misure si sono rivelate efficaci. In California per esempio si è registrata una riduzione del 71,5% del consumo di sacchetti.

Le ricerche dimostrano che anche le tasse funzionano. Secondo un aggiornamento del 2019 degli studi esistenti, queste hanno portato a una calo del 66% del consumo in Danimarca, di oltre il 90% in Irlanda, tra il 74 e il 90% in Sudafrica, Belgio, Hong Kong, Washington D.C., Santa Barbara, Regno Unito e Portogallo, e di circa il 50% in Botswana e Cina.

Gli effetti sono tangibili. In occasione della pulizia annuale delle spiagge del 2022 nel New Jersey, dove è stato recentemente introdotto un divieto, il numero di sacchetti raccolti è sceso del 37% rispetto all'anno precedente. Le cannucce e i contenitori da asporto sono diminuiti in misura analoga.

"È davvero incoraggiante vedere una tendenza alla diminuzione dei sacchetti, delle cannucce e dei contenitori di creme", ha dichiarato Cindy Zipf, direttore esecutivo di Clean Ocean Action, organizzazione che promuove la pulizia delle spiagge.

Le tasse sui sacchetti di plastica sono una storia diversa. In Irlanda, dove l'utilizzo è calato del 90%, questa politica è stata molto apprezzata. "L'imposta irlandese si è dimostrata così popolare tra i cittadini irlandesi che sarebbe politicamente dannoso eliminarla", hanno scritto i ricercatori in un documento del 2007.

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