La militarizzazione del territorio sta colpendo il settore turistico nella regione di confine della Podlesia
Le regioni orientali della Polonia, che si distendono lungo le frontiere con la Bielorussia e l'Ucraina, un tempo erano note per i paesaggi idilliaci e per il turismo. Oggi vengono invece citate soprattutto per le tensioni militari con Minsk, alleata della Russia di Putin, e per il grande afflusso di migranti in fuga dalla guerra.
Sempre più militarizzate le zone di confine con la Bielorussia
"Lo Stato - spiega Adam Andruszkiewicz, viceministro per la Digitalizzazione nella regione di Podlasie - ha deciso di costruire una barriera lungo il confine con la Bielorussia. Un muro che viene costantemente ampliato e rafforzato. La presenza dell'esercito e delle guardie doganali nella zona è inoltre aumentata, per essere pronti in caso di necessità di difenderci. Ma spero che questo non sia necessario. Siamo membri della Nato, perciò abbiamo anche truppe alleate presenti su tutto il territorio".
Come annunciato dal ministero della Difesa, oltre ad una nuova unità militare organizzata a Kolno, la Polonia prepara anche il dispiegamento di forze militari a Grajewo, Siemiatycze e Czerwony Bor. A pesare è anche la presenza di mercenari del gruppo Wagner, che come noto hanno riparato in Bielorussia dopo il breve ammutinamento e la marcia verso Mosca interrotta a metà strada. Un fattore che sta incidendo fortemente sul settore turistico nella zona, con il numero di visitatori che negli ultimi tempi si è dimezzato.
Lo spauracchio del gruppo Wagner
Secondo Kamil Syller, responsabile di un agriturismo nella zona di Werstok, "il gruppo Wagner non costituisce un pericolo reale nell'area. Tuttavia, le autorità hanno generato questa paura, una volta superata quella legata al flusso di migranti. Così la Wagner rappresenta un nuovo spauracchio, e una fonte di scoraggiamento per i turisti. Registriamo prenotazioni cancellate, e c'è chi ci chiede se sia sicuro visitare la foresta. Hanno paura di un eventuale attacco".
Molti abitanti del luogo affermano di essere stanchi della presenza dell'esercito, del rumore dei veicoli militari e dei continui controlli, ma hanno al contempo paura di parlarne apertamente davanti alle telecamere. E anche coloro che esprimono apertamente le loro preoccupazioni, puntano il dito contro i media, accusandoli di aver alimentato il panico.
La Polonia ha aumentato fortemente le spese militari
Michal Panfilu, proprietario di un negozio di souvenir, a Bialowieza, sottolinea come ci sia "una campagna elettorale imminente. La televisionecontrollata dal governo ripete che la regione di confine di Podlasie è sicura, con molta polizia e migliaia di soldati. Ma se ci sintonizziamo su un canale indipendente, la sensazione è che il gruppo Wagner stia per assaltare il confine. Mentre qui non sta accadendo nulla del genere".
Dopo l'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, il governo di Varsavia ha aumentato la spesa per la Difesa al 4% del Pil, con la possibilità di raggiungere il 5% secondo le dichiarazioni dei politici. In questo modo, la Polonia è diventata uno dei Paesi con i maggiori investimenti militari tra i membri della Nato.