Il gruppo mercenario continua l'avvicinamento a Mosca. Putin minaccia tuoni e fulmini ma poi offre un'amnistia
Il gruppo mercenario Wagner continua l'avvicinamento a Mosca entrando nella regione di Lipetsk, come confermato dal governatore locale, Igor Artamonov.
La ribellione armata contro il Cremlino porta la firma di Yevgeny Prigozhin, che ha annunciato di controllare la città di Rostov.
"Il nostro Esercito lo fermerà", dicono a mò di speranza i residenti di Mosca.
La Lettonia, a scanso di equivoci, nel frattempo ha chiuso i suoi confini ai russi, mentre non si ferma la fuga della gente da Rostov dopo l'acquisizione della città da parte di Wagner.
Intanto, mentre alcuni rumors non confermati lasciavano intendere di una fuga di Lukashenko dalla Bielorussia, di Medvedev dalla Russia e di Putin verso l'entroterra, quest'ultimo ha reso una dichiarazione pubblica, minacciando tuoni e fulmini.
"Coloro che hanno organizzato e preparato la ribellione militare - dice - che hanno alzato le armi contro i loro compagni, hanno tradito la Russia e ne saranno ritenuti responsabili".
Le autorità russe hanno offerto un'amnistia al gruppo mercenario, qualora decidesse di arrendersi.