L'esplosione di giovedì sera, a Belgorod, città russa ad appena 40 km al confine ucraino e non troppo lontana da Kharkiv, è stata "accidentale". Un caccia russo ha dovuto "sganciare" un ordigno, causando un cratere di 20 metri in centro città e ferendo due donne
Non è un attentato e non è un attacco aereo ucraino.
L'esplosione di giovedì sera, a Belgorod, città russa ad appena 40 km al confine ucraino e non troppo lontana da Kharkiv, è stata "accidentale".
L'esplosione, che ha provocato un cratere di 20 metri nel centro della città, è stata causata dall'espulsione di emergenza di un ordigno da un aereo caccia Su-34 delle Forze aerospaziali russe, che stava effettuando un volo proprio sopra Belgorod: lo ha dichiarato il Ministero della Difesa russo.
Nell'esplosione, diversi edifici sono stati danneggiati e due donne sono rimaste ferite, una delle quali ricoverata in ospedale.
Il governatore regionale Vyacheslav Gladkov ha confermato la dinamica dell'incidente.
Belgorod - città di 370.000 abitanti - si trova a circa 40 km dal confine ucraino. Si trova appena a nord della seconda città più grande dell'Ucraina, Kharkiv, e i residenti vivono nella paura di bombardamenti e attacchi ucraini (già avvenuti) sin dall'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina, lo scorso anno.