Nessuna svolta: così si è concluso il terzo giro di colloqui diplomatici tra la Nato e la Russia a Vienna, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Scambio di accuse tra Casa Bianca e Cremlino
Un fallimento, a tutti gli effetti.
Forse, persino annunciato.
Nessuna svolta: così si è concluso il terzo giro di colloqui diplomatici tra la NATO e la Russia a Vienna, all'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE).
La Polonia, che ha presieduto la riunione, ha avvertito che l'Europa rischia di precipitare davvero in guerra.
Usa: "Siamo pronti"
Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, ammette che il rischio di un'invasione russa dell'Ucraina è alto.
"Abbiamo completato una settimana intensa di diplomazia. La Russia ha sollevato le sue preoccupazioni e noi abbiamo sollevato le nostre, comprese le azioni che la Russia ha intrapreso per minare la sicurezza europea... Siamo pronti a continuare con la diplomazia per far avanzare la sicurezza e la stabilità nell'Euro-Atlantico. Ma siamo altrettanto pronti se la Russia sceglie un percorso diverso".
Russia: "Noi non vogliamo lo scontro"
Il vice ministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov, non ha escluso la possibilità di inviare mezzi militari in paesi amici, a Cuba e in Venezuela, se la NATO non ferma le attività militari alle porte della Russia.
"Il presidente russo ha parlato molte volte su questo argomento, in particolare su quali dovrebbero essere le azioni militari se tutto continuasse verso la provocazione alla Russia e l'ulteriore rafforzamento della pressione militare da parte degli Stati Uniti. Noi non lo vogliamo, i diplomatici devono continua a negoziare".
"Ora dipende tutto da Putin"
Jamie Shea è stato Vice-segretario generale della NATO.
Ha dichiarato a Euronews che quello che accadrà dipende ora solo dalla Russia.
"Adesso la palla è nel campo di Putin. È davvero interessato a un dialogo e a un qualche tipo di negoziazione? O è tutto finto, facendo richieste inaccettabili, non cercando alcuna soluzione e semplicemente usando il fallimento dei colloqui, che erano comunque destinati a fallire, come pretesto per invadere l'Ucraina?"
Cyberattacco
E intanto puntano tutti alla Russia i sospetti per il cyberattacco che nella notte tra giovedì e venerdì ha colpito diversi siti ministeriali dell'Ycraina: "abbiate paura - recitava una schermata rimasta presente sulle home page fino alle prime luci dell'alba - perché la vostra privacy è stata violata e tutti i vostri dati sono stati resi pubblici."
in una nota firmata dal presidente Stoltenberg, la Nato ha condannato fermamente l'intrusione, facendo sapere che l suoi esperti sono al lavoro con le controparti ucraine per un accordo di cooperazione informatica: in sostanza, un altro passo verso quell'allargamento a est dell'alleanza che il Cremlino vorrebbe in ogni modo scongiurare
Lituania preoccupata
Secondo Il governo della Lituania, che condivide un tratto di confine con la Russia, la minaccia di guerra è maggiore che in qualsiasi altro momento dal 1945 ad oggi, e il paese si sta preparando per vari scenari, tra cui quello di un attacco diretto.