Prepararsi all'attacco: questa sembra essere la parola d'ordine in Ucraina. Nonostante il lavoro diplomatico in corso per evitare una guerra tra Kiev e Mosca, la paura di una nuova invasione russa è reale. Nella capitale si riaprono i vecchi bunker e molti cittadini si addestrano con le armi
La diplomazia, a quanto pare, non basta.
Uomini dell'intelligence americana - contattati dal quotidiano "New York Times" e protetti dall'anonimato - hanno affermato che il presidente russo Vladimir Putin ha cominciato ad organizzare il trasferimento di elicotteri militari in Ucraina: un possibile segnale che i piani per un attacco russo in Ucraina continuano, nonostante i colloqui in Europa con Usa, Nato e Osce.
Prepararsi all'attacco: questa, del resto, è la parola d'ordine in Ucraina.
Colloqui in stallo
Nonostante il lavoro diplomatico in corso (e in stallo) per evitare una guerra tra Kiev e Mosca, la paura di una nuova invasione russa è reale. Sono molti i comuni cittadini ucraini, volontari, che si stanno addestrando militarmente.
Visitando un centro di addestramento, hanno spiegato che è necessario proteggere il loro paese, se e quando arriveranno i russi.
Vlas Gonchauk, un volontario, spiega:
"È importante che ci difendiamo: di fatto, siamo in guerra già da 8 anni, dall'annessione della Crimea! Penso che tutti dovrebbero essere in grado usare un'arma".
"I paesi della Nato non combatteranno per noi. Questo è chiaro. Quindi si tratta di capire se siamo disposti a difenderci da soli o no".
Yaroslav Moedryk è un altro volontario:
"Se ci sarà una nuova offensiva o meno, non lo sappiamo. Ma, naturalmente, la minaccia russa è reale".
Kiev: almeno 5.000 rifugi
Nella capitale ucraina Kiev si stanno ristrutturando vecchi bunker.
Ci sono almeno cinquemila rifugi, situati sotto i palazzi della città e nelle stazioni della metropolitana. Sono stati costruiti durante la Guerra Fredda per ripararsi da un possibile attacco da Occidente. Ora potrebbero servire per difendere i civili ucraini da una minaccia proveniente...dalla direzione opposta.
Igor Overchuk è un'ispettore di bunker:
"Dal 2014, dopo l'annessione della Crimea e la guerra nel Donbass, stiamo ristrutturando i bunker. Ci mettiamo carta igienica, respiratori, candele, sapone e tutto l'occorrente. In questo rifugio ci possono stare circa 70 persone".
Niente sonni tranquilli
Mentre gli ucraini sembrano prepararsi al peggio, i colloqui diplomatici continuano.
Il Segretario Generale della Nato, Jens Stoltenberg, ha presieduto una riunione speciale degli ambasciatori alleati, dell'Osce e degli alti funzionari russi a Bruxelles.
La massiccia presenza di truppe russe (circa 100.000 militari) ai confini dell'Ucraina continua a non far dormire sonni tranquilli.
E non soltanto a Kiev.