A 27 anni è stato il più giovane ministro degli Esteri, a 31 il più giovane cancelliere e leader europeo: ritratto del "wunderkind" che ha stregato l'Austria
Wunderkind: il ragazzo prodigio. Lo chiamavano così Sebastian Kurz, quando appena 31enne, alle elezioni del 2017, si apprestava a diventare il più giovane cancelliere nella storia austriaca nonché il più giovane leader europeo.
Entrato in politica appena 16enne, a 18 diviene presidente della sezione giovanile del Partito popolare austriaco. A 27 è già ministro degli Esteri battendo ancora una volta il record d'età.
A partire dal 2017 si distingue per la sua strenua opposizione ai flussi migratori, e su questo fonda il terreno della sua alleanza con l'ultradestra dell'Fpo, il "Partito della libertà" conl quale andrà al governo.
Ed è proprio l'Fpo a segnare la fine della coalizione, quando il suo leader nonché vicecancelliere Hans Christian Strache, è travolto da uno scandalo per aver accettato, ripreso da una telecamera occultata, offerte di corruzione da parte della sedicente figlia di un'oligarca Russo.
Ma la stella di Kurz, oggi, è tutt'altro che offuscata: dopo aver staccato la spina al governo in primavera, il ragazzo prodigio resta primo nei sondaggi per le elezioni che si terranno domenica.