Open Arms, testimone: "minacce di morte dalla Guardia Costiera libica"

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Di Cinzia Rizzi
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Secondo una giornalista, che si trovava a bordo della nave dell'ONG spagnola, il comandante dell'imbarcazione libica avrebbe minacciato di morte l'equipaggio, pretendendo la consegna dei migranti

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Sarebbe stato minacciato di morte dalla Guardia Costiera libica l'equipaggio della nave dell'ONG ProActiva Open Arms, durante il salvataggio di 218 migranti nelle acque internazionali. E' quanto sostiene Cristina Mas, una giornalista catalana, che si trovava a bordo dell'imbarcazione spagnola, sequestrata questo lunedì a Pozzallo (Ragusa) su ordine della Procura di Catania, con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata all’immigrazione clandestina.

"Un uomo che diceva di essere il comandante della nave della Guardia Costiera libica ha ordinato a quelli di Open Arms di consegnare donne e bambini, minacciando di morte l'equipaggio", ha spiegato la cronista. "Letteralmente ha detto: 'sono il comandante, datemi i migranti o vi uccideremo'. L'ha ripetuto tre volte. E quello che ho visto mentre ero a bordo è che i migranti avrebbero preferito morire piuttosto che salire sulla barca libica".

Nei mesi scorsi era scoppiato lo scandalo delle torture alle quali erano sottoposti migranti e rifugiati nei centri di detenzione in Libia, con Amnesty International che aveva accusato i governi europei di essere complici dei torturatori libici.

Video editor • Cinzia Rizzi

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