Regeni: mamma, 'sappiamo la verità, ora cerchiamo giustizia'
Madre Rocchelli, ostacoli geopolitici non oscurino nostri figli
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Di ANSA
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(ANSA) - TRIESTE, 15 GIU - "Quando abbiamo saputo che i
genitori di Andy Rocchelli sarebbero venuti al Festival del
Giornalismo, abbiamo pensato che fosse la migliore occasione per
riunirci insieme e fare scorta mediatica per illuminare le
storie dei nostri figli, la tragedia e la ricerca di giustizia.
La verità su Giulio e Andy la sappiamo, ma ora cerchiamo una
giustizia processuale". Lo ha detto la mamma di Giulio Regeni,
Paola Deffendi, intervenendo ieri sera sul palco del Festival
del Giornalismo a Ronchi dei Legionari (Gorizia), assieme ai
genitori di Andy Rocchelli, il 30enne fotoreporter pavese ucciso
a colpi di mortaio nel 2014 in Donbass.
"È importante continuare a tenere viva l'attenzione
dell'opinione pubblica nella ricerca di verità e giustizia - ha
aggiunto Claudio Regeni, papa del ricercatore friulano torturato
e ucciso in Egitto nel 2016 - fra qualche mese avremo un
responso da parte della Corte Costituzionale e ringraziamo tutte
le persone che sono qui oggi a sostenerci".
Anche i genitori di Rocchelli chiedono giustizia per la morte
del loro figlio: "Nostro figlio è morto nel 2014 durante la
guerra in Ucraina. È importante che le storie dei nostri figli
non vengano oscurate da difficoltà geopolitiche", ha detto Elisa
Signori, madre di Andy.
"Avere i genitori di Giulio e di Andy è per noi un dovere -
ha concluso Luca Perrino, presidente di Leali delle Notizie,
associazione promotrice del Festival - intendiamo supportare
quotidianamente le loro storie ma anche quelle di altri
giornalisti, giovani, ricercatori animati da un forte spirito
democratico e uccisi mentre svolgevano il loro mestiere.
Mobilitarsi e tenere viva la memoria è fondamentale". (ANSA).
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