Al via in Gran Bretagna le celebrazioni del Giubileo di platino
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Novantacinque anni di età, e settant'anni di regno. Da questa domenica, Elisabetta II celebra il Giubileo di platino, ed è pure questo un record, nel momento di più bassa popolarità per la monarchia britannica, appesantita dagli scandali sessuali del principe Andrea e da una immagine tendenzialmente più opaca della stessa istituzione.
Sono sempre di più i sudditi di Sua Maestà che si interrogano sul ruolo della famiglia reale, che per molti resta lo stesso una costante del panorama sociale, politico e culturale del paese.
"Forse abbiamo bisogno di un cambiamento, ma dobbiamo andare avanti con la famiglia reale. Penso che un cambiamento possa essere una buona cosa per noi. La regina si dimetterà ad un certo punto, e forse quest'anno è un buon momento per farlo".
"Sono felice che la regina abbia parlato della sua successione, bisogna aggiornarsi ai tempi, e bisogna fare quello che è giusto. Ora se c'è qualcuno che sa cosa sia giusto è proprio lei".
Parlando al paese Elisabetta II ha detto di sperare che "quando Carlo sarà re Camilla venga riconosciuta come regina consorte, il che fa titolare ai giornali: "La "regina" Camilla ottiene l'approvazione reale".
Molti osservatori sottolineano come il Giubileo di Platino aiuti i sudditi britannici a mettere in secondo piano le polemiche attorno alla casa reale, le tensioni dopo la morte della principessa Diana, e la fuga negli Stati Uniti di uno dei suoi figli, il principe Harry, in netto contrasto con la "regina nonna".