Il dramma degli Uiguri sbarca a Bruxelles

Il dramma degli Uiguri sbarca a Bruxelles
Diritti d'autore Jacquelyn Martin/The Associated Press
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Di Pedro Sacadura
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Attivista dei diritti umani cerca di sensibilizzare opinione pubblica su dramma della miniranza uigura in Cina

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La campagna di Rushan Abbas per liberare la sorella da un carcere cinese è arrivata a Bruxelles.

L'attivista uigura, esiliata negli Usa, ha proiettato un documentario, mettendo in luce il caso di Gulshan medico in pensione scomparsa da casa nella regione autonoma uigura dello Xinjiang in Cina nel 2018.

Rushan sostiene che sua sorella venga detenuta con l'accusa di "terrorismo".

Rushan Abbas, Direttrice esecutiva del gruppo per i diritti Campaign for Uyghurs: "Il suo crimine è: numero uno, essere uigura, e numero due, essere imparentata con me, essere mia sorella, perché è stata rapita solo sei giorni dopo che ho parlato in un panel di uno dei gruppi di riflessione a Washington, condannando le politiche genocide della Cina e la descrizione delle condizioni di quei campi di concentramento".

Da allora la caccia di Rushan a sua sorella l'ha portata in tutto il mondo. Una fase che sta usando per aumentare la consapevolezza sulla repressione delle minoranze etniche uiguri in Cina. Ora Rushan porta i suoi appelli all'azione internazionale a Bruxelles, alla vigilia delle Olimpiadi invernali di Pechino: "Spero che almeno i paesi europei realizzino un boicottaggio diplomatico. Non dovrebbero mandare i loro leader a legittimare il genocidio e a legittimare il prestigio e il potere di Xi Jinping. (...) Il governo cinese prende di mira gli uiguri a causa della nostra religione, nostra cultura e perché siamo i proprietari di quel pezzo di terra nel Turkestan orientale".

La Cina nega di aver commesso violazioni dei diritti umani contro le minoranze uiguri. Pechino afferma che i campi sono destinati alla "rieducazione" per combattere il separatismo e la militanza nello Xinjiang.

Nel frattempo, la ricerca di risposte di Rushan continua. Una ricerca che sembra non essere ascoltata in Cina.

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