Il parlamento europeo dice sì a Next Generation EU

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Diritti d'autore JOHN THYS/AFP
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Di Elena Cavallone
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Approvato il piano da 700 miliardi di euro per favorire la ripresa economica post-coronavirus

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Il Parlamento europeo ha approvato a larga maggioranza il fondo europeo per la ripresa economica da 750 miliardi di euro.

Con 582 voti a favore, 40 contrari e 69 astensioni, il fondo approvato ha lo scopo di avviare la ripresa economica causata dalla pandemia da coronavirus, un passo importante anche per la coesione europea afferma Margarida Marques, eurodeputata portoghese socialista.

"Significa che abbiamo adottato una risposta europea. Ora quei soldi devono arrivare ai cittadini, alle famiglie, alle aziende, agli Stati. I parlamenti nazionali stanno ratificando i piani nazionali per l'utilizzo del next generation EU".

Il cuore del fondo ammonta a 672,5 miliardi di euro, di cui 312,5 miliardi di euro da erogare ai governi in sovvenzioni a fondo perduto e 360 miliardi di euro concessi con prestiti rimborsabili.

Ai paesi dell'UE viene assegnata una percentuale basata sulla dimensione della popolazione, sui tassi di disoccupazione e sulla diminuzione del PIL a causa della pandemia.

I governi dell'UE hanno tempo fino al 30 aprile per presentare una proposta su come spenderanno esattamente i soldi. Il Presidente della commissione per il bilancio, Johan van Overtveld, ritiene che la Commissione europea dovrebbe controllarli senza scrupoli.

"I piani devono migliorare le riforme e portare a investimenti pubblici produttivi. Penso che questi siano i due criteri principali. E poi ovviamente bisogna esercitare un controllo sufficiente affinché il denaro venga effettivamente speso come previsto".

I governi dovrebbero spendere il 37% del denaro in misure per la transizione ecologica e il 20% in quella digitale. È la prima volta che la Commissione europea riesce a trovare liquidità di bilancio sui mercati internazionali. Ma potrebbe succedere di nuovo?

"I conservatori sostengono che siamo in una situazione eccezionale in cui abbiamo bisogno di un fondo per la ripresa e che quando la pandemia sarà scomparsa dobbiamo assicurarci che l'UE non abbia la possibilità di farlo di nuovo. Noi pensiamo invece che per altre crisi potremmo utilizzare strumenti come un fondo di ripresa", afferma Rasmus Andersen dei Verdi.

Finora 19 paesi hanno già presentato alla Commissione europea una bozza dei loro piani nazionali. Per l'Italia la soluzione alla crisi politica rappresenta il primo passo per poter andare avanti con la stesura della versione definitiva del piano per la ripresa economica.

A votare a favore del Next Generation EU sono state le stesse forze politiche che in questi giorni si sono dette disponibili, seppur con qualche eccezione nel M5S, alla formazione di un governo sotto la guida di Mario Draghi. Un sì arrivato anche dalla Lega, mentre si sono astenuti gli eurodeputati di fratelli d'Italia.

Il presidente incaricato ha già reso noti i criteri secondo cui l'Italia dovrebbe spendere i 209 miliardi di euro che riceverà nel quadro del Next Generation EU: riforma della pubblica amministrazione, del fisco e della giustizia, senza contare il sostegno ai lavoratori danneggiati dalla pandemia. Ma prima di tutto quei fondi serviranno per dar vita a un piano vaccinale efficiente, in modo da gettare le basi della ripresa economica.

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