La noiosa vita universitaria ai tempi del covid

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Di Bryan Carter
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Euronews è andata a Maastricht per incontrare studenti, insegnanti e dirigenti di una delle più prestigiose universtà pubbliche d'Europa, pesantemente colpita dalla pandemia

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Il laptop a casa dei genitori è diventato l'unico modo per Philippe Dols per seguire le lezioni di biologia. Come per i suoi 300.000 compagni studenti nei Paesi Bassi, la pandemia costringe questo futuro laureato a frequentare l'università a distanza, lontano dalle lezioni e dalla vita studentesca.

"La vita a volte è diventata un po’ noiosa - ammette-. Le persone a casa sono meno motivate a seguire gli studi e anche i docenti sono più appassionati quando tengono le lezioni di persona”.

Mancanza di motivazione, solitudine, isolamento e stress sono i sentimenti principali tra gli studenti, secondo diversi sondaggi condotti nelle università olandesi. A ciò si aggiunge un disagio sociale dovuto dalla mancanza di vita sociale dopo la chiusura di bar, ristoranti e locali.

Ma quello che genera maggiori ansie tra i laureandi sono le conseguenze economiche della recessione economica causata dalla pandemia.

Joséphine Sundberg, studentessa universitaria, ritiene che questo tipo di incertezza incida pesantemente anche sul benessere psicologico degli studenti.

"Non si sa quali settori dell’economia falliranno, quelli su cui invece devi puntare, quali lavori saranno disponibili o quali opportunità ci saranno e tutto questo è molto stressante”, afferma.

Non sono solo gli studenti a soffrire le restrizioni da covid-19. Anche gli insegnanti hanno sperimentato difficoltà nel perseguire il loro lavoro accademico.

Secondo il rettore dell'Università di Maastricht, Rianne Letschert, questa situazione sta inoltre portando a una riduzione delle sovvenzioni, che rappresentano la metà del reddito dell'università.

"Tutti si concentrano così tanto sull'insegnamento che si riduce il tempo dedicato a presentare domanda per le sovvenzioni. Penso che ne risentiremo nei prossimi due anni. Al momento abbiamo meno entrate dalle lauree magistrali e dai corsi estivi quindi alcuni dei nostri centri di assistenza agli studenti stanno davvero soffrendo finanziariamente”, spiega.

Studi recenti mettono in guardia contro il grave rischio economico che incombe sull'istruzione superiore in Europa e aumenta la pressione sui governi per aiutare le università a mitigare l'impatto della pandemia sul personale, sugli insegnanti e, soprattutto, sugli studenti.

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