La festa di San Biagio a Dubrovnik: storia, tradizione e... Patrimonio dell'Umanità

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Di Cristina Giner
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Viaggio in Croazia, per la festa di San Biagio, il patrono e protettore di Dubrovnik, l'antica Ragusa. Storia e tradizione s'intrecciano con cultura e spiritualità.

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DUBROVNIK (CROAZIA) - Appena al di là dal Mare Adriatico, troviamo un gioiello senza tempo, capace di resistere a invasioni, assedi e guerre (come la Guerra dei Balcani, che ha comunque provocato molto danni alla città), senza perdere mai nulla del proprio fascino.

Dubrovnik, l'antica Ragusa (nome ufficiale fino al 1918), è una collezione del meglio della costa dalmata. Strade acciottolate, maestosi edifici e mura epiche che per mille anni hanno protetto la Perla dell'Adriatico.
Ma non sono stati solo i suoi bastioni a proteggerla.

Ci ha pensato San Biagio (Vlaho, in lingua croata)...

La leggenda narra...

Spiega la guida turistica Marina Krističević:

"La leggenda narra che nel X secolo San Biagio apparve nel sogno di un prete per avvertirlo delle navi nemiche che arrivavano a Dubrovnik con l'intenzione di attaccare. Il sacerdote prese sul serio l'avvertimento e allarmò tutti i membri del governo locale, prepararono la difesa e la città fu salvata grazie a San Biagio, per cui fu adottato come nostro patrono.
Ci sono quasi 30 statue di San Biagio che fiancheggiano e proteggono tutti i più importanti edifici pubblici: una vera protezione simbolica".

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Il 3 febbraio è festa!

La giornalista di Euronews, Cristina Giner, visita per la prima volta Dubrovnik...vestita a festa.

"Dubrovnik festeggia il suo gran giorno, il 3 febbraio. Siamo alla festa di San Biagio, il patrono della città, che si commemora da più di un millennio. Questa è l'edizione numero 1048! Queste feste sono le più popolari in questa bellissima enclave mediterranea".

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Più di 1000 anni di storia

La commemorazione risale all'anno 972. Il simbolo di San Biagio unisce istituzioni e cittadini dell'allora Repubblica di Ragusa. Oggi persone provenienti da ogni angolo della regione di Dubrovnik si riuniscono per onorarlo.

È festa non solo a Dubrovnik, ma anche per gli abitanti delle isole di Melèda (Mljet) e Lagosta (Lastovo) e per i contadini dei Canali (Konavle).

"Dieci anni fa questa festa è stata iscritta nella lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell'UNESCO", dice la ministra croata della Cultura, Nina Obuljen Koržinek, originaria proprio di Dubrovnik.

Questa è un'altra testimonianza del valore che ha per la città, per il nostro paese, ma anche per l'umanità.
È davvero una festa culturale e rafforza l'identità dei cittadini di Dubrovnik".
Nina Obuljen Koržinek
50 anni, Ministra della Cultura - Croazia
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Dopo una messa solenne, la processione porta le reliquie del Santo Patrono in giro per la città vecchia.

Un giorno che i cittadini di Dubrovnik vivono con emozione.

"Ci alziamo presto la mattina, indossiamo tutti il nostro "vodrup", il costume tipico, e veniamo qui alla Messa.
Questo è un giorno molto speciale per noi"
Nikoleta Borković
partecipante alla festa di San Biagio
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"San Biagio salvò un bambino che stava soffocando"

I festeggiamenti si svolgono intorno alla chiesa dedicata al Santo, che è anche il Patrono di chi soffre di malanni alla gola.

La storica Katarina Komaić ci spiega il perchè di questa origine.

"Uno dei miracoli che ha compiuto è stato quello di guarire un bambino che soffocava con una lisca di pesce, ha compiuto un miracolo con le candele e il bambino si è salvato".

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Arrivano i "trombunjeri"!

Come è consuetudine, i parroci benedicono la gola dei fedeli con i tradizionali ceri della croce.

I cosiddetti "trombunjeri" sono incaricati di aprire e chiudere la festa.

La città-stato di Ragusa

La città-stato di Ragusa è riuscita a sopravvivere per decenni alle minacce di Oriente e Occidente...

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Krešimir Macan è uno dei "trombunjeri":
"Questo è anche un modo per mostrare la forza della potenza militare, perché a quei tempi era importante mostrare di avere dei fucili e alcune delle più grandi armi della zona nel XV secolo erano prodotte qui".

I botti a base di polvere da sparo pongono fine ai festeggiamenti ufficiali, ma per le strade la festa continua.

Riprenderà, ovviamente, il prossimo 3 febbraio.

Link utili

La festa di San Biagio

Dubrovnik durante la Guerra dei Balcani

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"Social" Backstage

L'inviata di Euronews a Dubrovnik, Cristina Giner, realizza uno scatto in perfetto "Making of" e lo posta sul suo profilo privato di Twitter. Per intenderci: San Biagio viene tradotto in inglese come "Saint Blaise"...

Una cartolina da...Dubrovnik

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Lo splendore di Dubrovnik, avvolta dal Mare Adriatico: saluti da qui!Euronews

Risorse addizionali per questo articolo • EDIZIONE ITALIANA: CRISTIANO TASSINARI

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