Iran, Macron vede Rohani e "delude" Israele

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Il presidente francese ha incontrato a New York il suo omologo iraniano Rohani

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A margine dell'Assemblea generale dell'Onu il presidente francese Macron ha visto il suo omologo iraniano Rohani, continuando a premere per la ripresa di un dialogo tra Teheran e gli Stati Uniti.

La posizione francese, che punta ad una riduzione delle sanzioni a carico della repubblica islamica in cambio di una sua disponibilità a riaprire il confronto politico, registra la gelida reazione di Israele, attore di assoluto rilievo sullo scacchiere mediorientale, che col suo ministro dell'Interno Gilad Erdan si dice "deluso dalla posizione espressa dal presidente Macron, perché mentre lui si è attivato per garantire miliardi di dollari all'Iran, al regime iraniano pianificava un attacco contro Israele coi droni".

Ancora una volta Israele mostra di fidarsi più di Washington che di Bruxelles, un dato che sotto il governo di Netanyahu è diventato scontato: "Noi sosteniamo l'amministrazione statunitense e la politica del presidente Trump della massima pressione economica e delle sanzioni per far tornare Teheran ai negoziati e magari far cambiare il regime al potere, o modificare i termini dell'ultimo accordo".

Intanto, in una intervista alla Fox Rohani torna a definire gli Usa "il maggiore sponsor mondiale del terrorismo nella nsotra regione e ovunque nel mondo", ed esclude di incontrare il presidente Trump se primanon vengono tolte le sanzioni economiche al suo paese.

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