(ANSA) – VIBOVALENTIA, 18 LUG – Antonio Mancuso, di 81 anni,
ritenuto esponente apicale della cosca dei Mancuso di Limbadi, è
stato sottoposto a fermo dai carabinieri della Compagnia di
Tropea insieme a Alfonso Cicerone (45), di Nicotera, in
esecuzione di un provvedimento emesso dalla Dda di Catanzaro. I
due sono sono accusati di estorsione ai danni di un
commerciante. Indagate anche altre 5 persone. Secondo l’accusa,
gli indagati, a vario titolo, dal gennaio al marzo del 2018
avrebbero indotto la vittima ad accettare di estinguere il
residuo di un debito – inizialmente di 100 mila euro, rilevato
da Mancuso e relativo alla cessione di un magazzino acquistato
dal commerciante estorto – versando 15mila euro ogni tre mesi,
somma poi ridotta a 5mila, sempre trimestralmente. In più
avrebbero chiesto al commerciante di prendere i soldi a usura
dallo stesso Mancuso, ottenendo, così, la consegna in contanti
di ulteriori 5mila euro. La vittima, secondo quanto emerso dalle
indagini sarebbe stato più volte minacciato.
Boss Mancuso fermato per estorsione
Di ANSA
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