Asilo, l'appello di una famiglia siriana alla Corte Ue per i diritti umani

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Di Nima Ghadakpour
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Una famiglia siriana, di Aleppo, a cui è stato rifiutato un visto umanitario dal Belgio, si appella alla Corte Ue per i diritti Umani.

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Migliaia di migranti sono morti cercando di attraversare il Mar Mediterraneo.Davanti alla Corte Europea dei diritti dell'uomo, a Strasburgo, è stato esposto un lungo elenco per ricordarli.

La Corte stava ascoltando il caso di una famiglia siriana, di Aleppo, a cui è stato rifiutato un visto umanitario dal Belgio. La famiglia aveva fatto domanda tramite l'ambasciata belga in Libano.

"Prima di tutto ci aspettiamo che la corte ribadisca che non possono esistere diffferenze sul rispetto dei diritti umani a seconda di dove ci si trovi. Tutti hanno uguale accesso al riconoscimento della dignità umana, questo è un principio fondamentale"- ha dichiarato l'avvocato della famiglia Olivier Stein-"Poi , attendiamo che la Corte, ricordi che il rispetto della legge è priorità e rifiutando la giustizia ci si allontana dai diritti fondamentali".

Davanti alla Corte si sono radunati anche manifestanti. Al momento sono in esame la decisione belga e i criteri per i visti umanitari.

Un'eurodeputata francese Marie Christine Vergiat è tra coloro che analizzano il caso"C'è la possibilità di chiedere asilo nell'Unione Europea, ma le persone che hanno bisogno di asilo non hanno un visto. Ecco perché il Parlamento europeo ha combattuto per visti umanitari, perché gli stati li concedano ".

Non si tratta solo di una famiglia siriana. L'esito dell'udienza potrebbe costituire un precedente a livello europeo.

"Il caso posto alla Corte (CEDU) riguarda il Belgio ma al centro della questione ci sono principi che devono interessare un certo numero di paesi europei. Ad esempio, una persona che dalla Libia, Marocco o Algeria chiede asilo ai centri per i richiedenti asilo, merita di essere protetta dagli stati dell'Unione Europea. E' quanto si chiede alla CEDU" ha affermato Olivier De Schutter membro del CESCR per i diritti umani delle Nazioni Unite.

Una decisione sul caso è attesa entro sei, dieci mesi. Funzionari belgi hanno dichiarato a Euronews che non rilasciano commenti prima della sentenza.

Journalist • Maria Irene Giuntella

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