Festival di Kustendorf, il sogno di Kusturica compie 12 anni

Festival di Kustendorf, il sogno di Kusturica compie 12 anni
Di Elena Cavallone
Condividi questo articoloCommenti
Condividi questo articoloClose Button
Copia e incolla il codice embed del video qui sotto:Copy to clipboardCopied

Kustendorf è un piccolo villaggio "creato" dal regista Emir Kusturica, visionario sul set e nella vita di tutti i giorni. Il suo Festival del cinema è all'insegna della diversità culturale e nel contatto diretto con i divi del grande schermo. Stavolta l'ospite d'onore è stato Matt Dillon.

PUBBLICITÀ

Dimenticate le paiette, i tappeti rossi e lo smoking.
Al Festival cinematografico di Kustendorf è meglio indossare scarponi e maglioni.
Per la dodicesima volta, a Mokra Gora, sono stati applauditi e acclamati i registi più promettenti del futuro, insieme ad autori già affermati.

Parzialmente finanziato dal governo serbo, il Festival creato dal regista Emir Kusturica mira a promuovere il cinema indipendente.

Più tecnologia, meno ideologia

"Siamo a un incrocio: la tecnologia ci permette di realizzare molti film rispetto al passato, ma non ci sono le ideologie che invece venivano espresse negli anni '70 e penso che questo sia uno posto speciale, una specie di asilo per l’estetica e l’etica e per parlare dei problemi che riguardano l'umanità", spiega Emir Kusturica.

L'anima anticapitalista del Festival è rivelata dai film in concorso.
È il caso di "All inclusive", di Corina Schwingruber Ilic.
Il film, ambientato su una nave da crociera, denuncia l'alienazione della società moderna, ossessionata dall'intrattenimento di massa.

"Uno stile di vita artificiale"

"Spero davvero che le persone comincino a pensare a come trascorrono le vacanze, a come passiamo effettivamente le nostre vite. Le passiamo a consumare, per non pensare. Abbiamo l’ossessione di divertirci, di condividere sui social media e fotografare, è uno stile di vita davvero artificiale", commenta Corina Schwingruber Ilic.

"Persone economicamente marginali"

Il film "Being More Like Bagsy" riflette sull'identificazione delle persone con il loro lavoro. La pellicola parla di una donna disoccupata che riceve un'opportunità dall'agenzia di smaltimento rifiuti per sentirsi di nuovo utile per la società.

Il regista, Mikkel Storm Glomstein, è un politico militante nei verdi che ha deciso di cimentarsi nel cinema.

"Siamo in un periodo in cui alcune persone stanno diventando economicamente inutili, non hanno più alcuna funzione nell'economia. Penso che se non si cerca di risolvere le questioni che sono importanti per loro, sarà molto difficile affrontare le sfide e le domande che ci si pongono davant****i", dichiara Mikkel Storm Glomstein.

Il divo...del caffè accanto

"A Kustendorf, l'atmosfera è informale.Giovani registi e attori famosi alloggiano, mangiano e discutono insieme, grazie ai workshop organizzati durante il giorno. E tra un caffè e l’altro si ha la possibilità di incontrare le star del cinema internazionale", racconta l'inviata di Euronews Elena Cavallone.

Il cinema al tempo di "metoo"

Come, ad esempio, Matt Dillon, l'ospite speciale di questa edizione.
Ha incontrato gli studenti di cinema, parlando della sua carriera.
Euronews gli ha chiesto se a Hollywood qualcosa è cambiato dopo il movimento "me too".

L'attore americano Matt Dillon.

"Si, e credo che non ci debba essere censura. A volte alle persone viene impedito di dire quello che vogliono e non è giusto", risponde Matt Dillon.

"Non mi piacciono i bulli e le persone che usano il potere in maniera non etica".

L'ispirazione della diversità culturale

Alla fine della giornata si festeggia sulle note della musica popolare. Musicisti provenienti dai Balcani e non solo rendono omaggio alle loro tradizioni.
Un modo per celebrare l’idea di diversità culturale a cui si ispira questo festival.

Risorse addizionali per questo articolo • EDIZIONE WEB: Cristiano Tassinari

Condividi questo articoloCommenti

Notizie correlate

European Film Awards: dominio di "Anatomia di una caduta"

Wim Wenders premiato al Festival Lumière di Lione

L'attore Michael Gambon, Silente in Harry Potter, è morto