Brexit: incertezza e attesa stancano cittadini e imprese

Brexit: incertezza e attesa stancano cittadini e imprese
Di Giulia Garofalo
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Euronews sonda le reazioni a oltre due anni dal referendum che segnerà l'uscita del Regno Unito dall'Unione. Il feeling diffuso tra i cittadini è di stanchezza e incertezza. Preoccupazioni anche per le imprese europee riunite sotto 'Business Europe', che teme gli effetti disastrosi di un 'no-deal'.

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Sia i cittadini europei dell'Unione europea che quelli extra-europei sono stanchi di sentire ancora parlare di Brexit, un percorso ancora aperto che sembra preoccupare soprattutto il mondo delle imprese.

A due anni dal referendum che ha votato per l'uscita dei britannici dall'Unione europea, il 'caso Brexit' non è ancora concluso. I media parlano ancora di lunghi negoziati ai tavoli politici, la continua attesa e un clima di forte incertezza.

Le telecamere di Euronews, a Place Luxembourg a Bruxelles, nei pressi del Parlamento europeo, hanno fermato qualche passante per chiedere quali siano le sensazioni e pensieri immediati rispetto a un 2019 con o senza i britannici nell'Unione.

Fabienne, cittadina belga, ha detto "Non sono ancora stanca ma ci sto andando vicino. E mi piacerebbe sentire, al piu presto, che è stata presa una decisione. Mi auguro che si arrivi a un secondo referendum o addirittura una revoca".

Anche Caroline, di origini svizzere e britanniche, si aspetta una risoluzione imminente:

"Penso che sia stata una scelta follefin dall'inizio quindi adesso...o si parte o si resta. E' ridicolo restare cosi in sospeso".

Anche John, di Dublino, commenta: "_In Irlanda, adesso, sono tutti davvero stanchi della Brexit, _il nostro Paese esprime forte preoccupazione sulle conseguenze e su come proseguira' questa Brexit".

_"È un errore storico. mentre assistiamo a capovolgimenti politici e cambi di rotta nel mondo, il Regno Unito _ha preso la decisione sbagliata votando per l'uscita dall'Unione europea".

C'è chi poi si sbilancia e comunica osservazioni piu nette, come il giovane austriaco Giulio:

"E' interessante che si continui a discutere sulla Brexit, questa domanda è interessante...in realtà, piu che interessante, mi correggo, questa è una domanda pericolosa...perche ritengo che la decisione sconsiderata di abbandonare il blocco dell'Unione è stata presa sulla base di ragioni legate a questioni politiche e tattiche nazionali. E quanto ne consegue è sostanzialmente il risultato di menzogne e malintesi sul futuro del Regno Unito post-Brexit."

Nonostante l'incertezza, i leader europei stanno cercando di guardare al futuro.

Euronews ha incontrato Markus Beyrer, Direttore generale di 'BusinessEurope', associazione che rappresenta le imprese europee, tra cui quelle britanniche, preoccupate dagli effetti disastrosi dell'eventuale scenario'no deal'. _"Si vive sicuramente un sentimento d_i stanchezza, di fatica, lasciatemi usare il termine anglo-francese 'Brexit-igue' - cosi afferma Beyrer. E continua: "Per i cittadini, non è facile seguire e digerire i complicati nodi della Brexit, anche perche' sembra svilupparsi su basi ed elementi poco razionali. Molti si dimostrano delusi e confusi da ciò che sta accadendo, ma allo stesso tempo, è motivata a andare avanti e trovare la soluzione."

L'Unione è pronta a discutere, ma non a ri-negoziare.

Per BusinessEurope, la risposta tempestiva ai cambiamenti è un fattore importante per la vita degli operatori del mercato e delle attività produttive. Pertanto, risulta estremamente importante accettare e implementare al piu presto le decisioni che verranno prese, qualsiasi esse siano. "Provvederemo adallinearci agli esiti delle trattative" - ha commentato Beyrer - evitando di sfociare in una Brexit caotica e disordinata. Inoltre, un mancato accordo è una sconfitta per tutti."

Gli Stati membri, l'Esecutivo dell'Unione e gli altri leader che lavorano alla Brexit si stanno già impegnando in questa direzione. Ora sta alla stessa Brexitassicurare la sua partecipazione al summit europeo di giovedì 13 dicembre.

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