Morgan Freeman festeggiato e... "spiaggiato" al Festival di Deauville

Morgan Freeman festeggiato e... "spiaggiato" al Festival di Deauville
Di Wolfgang Spindler
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Premio alla carriera per l'81enne attore americano al "Deauville American Film Festival". Morgan Freeman ha vinto...la sua personalissima cabina sulla spiaggia di Deauville. Il Gran Premio del Festival lo vince "Thunder Road" di Jim Cummings. E Ben Kingsley in versione-Olocausto commuove...

La saggezza di Morgan Freeman

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DEAUVILLE (FRANCIA) - Ogni anno a settembre la Francia celebra la produzione cinematografica americana al "Deauville American Film Festival", proprio a Deauville, località turistica sulla costa della Normandia.

In questa 44ª edizione Morgan Freeman, ospite d'onore del Festival, è stato premiato con la sua personalissima cabina sulla spiaggia, una premiazione "balneare" che vuole ricordare il fascino delle stelle sul viale di Hollywood.

Una cerimonia che ha reso omaggio alla lunga carriera di Morgan Freeman.

Già vincitore dell'Oscar (nel 2005 con "Million Dollar Baby", per miglior attore non protagonista) e cinque volte candidato alla statuetta, a 81 anni Morgan Freeman ci ha regalato pillole di saggezza sul cinema, da condividere con Euronews: essere disposti a correre rischi e non esitare a rifiutare un ruolo.

"Il cinema è sempre un tentativo di metterti in una scatola, perché è quello in cui sei bravo", dice Morgan Freeman. "Dicono: ti ho visto. Sei bravo in questo. Quindi, ecco qui un altro copione uguale. Si puo dire: grazie, ma l'ho gia fatto. Ho bisogno di qualcosa di diverso. E poi bisogna dimostrare a se stessi che si è capaci di fare qualcosa di differente".

"Il cinema artigianale è democratico"

Il film indipendente "Thunder Road" è la storia di un poliziotto disperato che cerca di venire a patti con la sua vita che va a rotoli, mentre si destreggia faticosamente nell'educazione di sua figlia.

Jim Cummings scrive la sceneggiatura, dirige e recita nel film, che ha ricevuto il prestigioso Gran Prix di Deauville.

"Penso che il futuro del cinema sia per gente come me", dichiara Jim Cummings, "penso che la tecnologia permetta ora di fare un film con i tuoi amici nel cortile di casa. Ti concentri sulle cose giuste, ti concentri sulla narrazione e sull'interpretazione. Il cinema artigianale è democratico, lo possono fare tutti".

"E' nata una stella"

Il presidente della giuria, l'attrice francese Sandrine Kiberlain, non ha avuto dubbi sul premio assegnato a Cummings.

"Assistere alla nascita di un artista come questo, con una tale libertà, una tale decisione, perché difende un messaggio molto forte, e con un tale umorismo, è straordinario", commenta Sandrine Kiberlain. "Il film mi ha conquistato, dall'inizio alla fine... L'opera di Jim Cummings è davvero degna di Nanni Moretti, Woody Allen... Abbiamo persino evocato Charlot durante le nostre discussioni".

Film rivelazione e...di formazione

"We the animals" di Jeremiah Zagar è un film di formazione di un ragazzo alle prese con la comprensione della propria sessualità e mascolinità, nel contesto di una famiglia tradizionale e di una cultura che si aspetta che sia un uomo vero.
Il film ha vinto il Premio Rivelazione della Fondazione Louis Roederer.

Justin Torres, l'autore del libro su cui si basa il film, è stato anche coinvolto durante tutto il processo di realizzazione della pellicola: dalla sceneggiatura, al casting e alle riprese, ed era persino presente nella sala di montaggio.

"Èun film molto lirico, un film molto poetico, è pieno di episodi e assomiglia molto al libro", spiega Justin Torres. "E' un film volutamente frammentato e penso che sia anche piuttosto insolito. Insomma: da vedere".

Ben KIngsley versione-Olocausto

"Operation Finale" racconta la storia della cattura di Adolf Eichmann, l'artefice della soluzione finale dei nazisti.

Per la preparazione per il suo ruolo nel film di chiusura del festival di Deauville, il celebre attore inglese Ben Kingsley, 73 anni, già vincitore di un Oscar ("Gandhi", 1982), ha incontrato i sopravvissuti all'Olocausto.
Sul tema del nazismo, aveva già recitato nello splendido "Schindler's List".

"L_e mie informazioni su quegli anni terribili di sterminio tra il 1933 e il 1945 mi sono state fornite non in senso ideologico", spiega Ben Kingsley, "ma dalle stesse bocche e dagli stessi cuori delle vittime e dei sopravvissuti. che ho cominciato ad amare e rispettare enormemente_".

Journalist • Cristiano Tassinari

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