Germania: multata per aver pubblicizzato l'aborto

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Una dottoressa ha pagato 6 mila euro per aver scritto sul suo sito che praticava interruzioni di gravidanza. Condannata per un paragrafo del codice penale risalente agli anni Trenta

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In Germania una dottoressa è stata condannata a una multa di 6mila euro per aver indicato, sul suo sito web, che praticava aborti.

La sentenza si basa su un paragrafo del codice penale tedesco risalente al 1933, che vieta l'offerta di informazioni sull'interruzione volontaria di gravidanza per trarne profitto.

Dice la dottoressa Christina Hänel:

Non ho fatto altro che parlarne, ho rotto un tabù, sono un medico, voglio che le donne abbiano il diritto di essere informate.

Secondo la dott. Hänel, su questo tema il codice penale tedesco è obsoleto. Così, per ottenerne una modifica, ha lanciato una petizione online destinata al Parlamento tedesco. La petizione ha raccolto 115mila firme. Ma per ora, dice il pubblico ministero Thomas Hauburger, la legge in vigore va rispettata:

In effetti si tratta di vedere cosa significhi offerta. Offrire secondo la definizione legale vuol dire semplicemente fornire servizi. Se, con un annuncio sul web, si rende noto che si offre il servizio di praticare interruzioni di gravidanza, siamo pienamente nel senso della norma.

Il caso ha scatenato una polemica politica. I partiti dai liberali alla sinistra, criticano il codice, gli altri no.

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