Emmerich lascia l'impronta e riporta gli alieni sulla terra

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Di Alfredo Ranavolo
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Prima ufficiale del seguito di Independence day, nel giorno in cui il regista tedesco si aggiunge alle stelle dell'Hollywood boulevard.

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Da anni, ormai, è sinonimo di cinema catastrofico: Roland Emmerich, regista tedesco che più volte nei suoi film ha messo il mondo a rischio di finire. La sua hollywoodiana consacrazione arriva con la classica posa delle impronte sul boulevard. La prima volta che lo percorse era ancora uno studente a Monaco di Baviera.

“Mi ricordo – ha detto – quando camminai da queste parti. C’erano tutte queste mani e piedi di leggende del grande schermo. Non posso credere di essere una di loro, adesso”.

Insieme all’immortalità nel cemento arriva la prima ufficiale a Los Angeles del suo nuovo film Independence day: rigenerazione. Sela Ward interpreta il 45mo presidente degli Stati Uniti. È la seconda volta che lavora con Emmerich, dopo The day after tomorrow.

“Non ho nemmeno voluto leggere la sceneggiatura” ha affermato l’attrice. “Dico semplicemente disì se mi chiama ancora. È un regista di tale talento. È raro per un attore trovare qualcuno a cui dire ‘qualunque cosa vuoi, so di essere in buone mani’”.

Nel sequel ci sono protagonisti del primo film come Bill Pullman e Jeff Goldblum, ma non c‘è colui che, tra allora e oggi, è diventato stella di prima grandezza: Will Smith. Il 24enne Jessie Usher interpreta il figliastro dell’eroe Steven Hiller. Il personaggio che fu di Smith è, nel frattempo, deceduto.

“Ho parlato con lui – racconta Usher – in una cena coi corrispondenti della Casa Bianca. È stata la prima volta in vita che l’abbia incontrato è da sempre il mio idolo. È stato così carino, eccezionale. Mi ha detto tipo ‘congratulazioni, è incredbile quello che ti sta succedendo. È fantastico”.

Il primo film, datato 1996, fu un successo planetario, incassando 800 milioni di dollari al botteghino. Vent’anni fa Emmerich lo immaginò come unico, ma col passare del tempo sempre più persone gli hanno chiesto di dargli un seguito. E lui, alla fine, si è convinto: “mi sono reso conto di quanto siano incredibili le possibilità che da oggi la tecnologia. Giriamo con camere digitali e si fa tutto con i computer. Non c‘è più bisogno di costruire modelli. Niente frustrazioni con le cose. E così mi sono detto ‘posso farne un altro’”.

2.06 film clip “Independence Day: Resurgence”

Il nuovo film di Emmerich potrebbe essere anticipatore della realtà, almeno per un aspetto e, si auspica, solo per quello: nel racconto siede, infatti, nello studio ovale, la prima presidente donna degli Stati Uniti.

C‘è da sperare che, invece, non sia profetico sull’invasione aliena che attende i nostri eroi. Che questa volta non sarebbero impreparati come la prima, dato che le Nazioni Unite hanno creato un sistema di difesa spaziale.

Ma qualcuno ha inviato un segnale che rivela loro come bypassarlo.

Indipendence day – rigenerazione è in uscita in tutto il mondo (in Italia il 23 giugno).

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