L’Isil è sempre più accerchiato nella sua roccaforte libica di Sirte.
L’Isil è sempre più accerchiato nella sua roccaforte libica di Sirte. Le milizie di Misurata hanno riconquistato anche il porto. L’aviazione del governo di unità nazionale ha bombardato posizioni dello Stato Islamico e ripreso il controllo degli accessi marittimi di Sirte, in modo da bloccare anche questa via di fuga per i jihadisti.
L’isil sta perdendo pezzo dopo pezzo la città sotto il suo pieno controllo dall’agosto 2015 con la gestione delle principali infrastrutture e tutti gli uffici governativi. I jihadisti avevano trasformato la città in un teatro dell’orrore giustiziando pubblicamente decine di persone accusate di essere oppositori politici o“spionaggio” e di “insultare Dio”.
I combattimenti proseguono, strada per strada, tra i gli uomini del Califfato e le forze fedeli al governo di unità nazionale (GNA), unico riconosciuto dalla comunità internazionale e guidato dal neo-premier Fayez al Serraj.
Perdere Sirte, fino al 2011 roccaforte di Gheddafi, sarebbe un duro duro colpo per l’Isil, già sotto pressione in Siria e in Iraq.