Luci sulla XIX edizione di PhotoEspaña che incassa quest’anno l’opera di 300 fotografi da circa 30 paesi.
Luci sulla XIX edizione di PhotoEspaña che incassa quest’anno l’opera di 300 fotografi da circa 30 paesi.
In carrellata le fotografie che raccontano la vecchia e afflitta Europa dopo aver repertoriato nelle edizioni precedenti scatti dedicati ad America Latina e Spagna.
Si parte dall’era Margaret Thatcher a Londra per finire alla situazione odierna dell’Europa.
María García Yelo, Direttrice di PhotoEspaña 2016: “Lo slogan di PhotoEspaña 2016 è ‘le Europe’ perchè la conclusione a cui giungiamo, dopo anni di lavoro, è che non esiste una singola Europa ma ci sono diverse europe con distinte realtà, anche se c‘è un sentimento di appartenenza comune ad un territorio e una cultura, quella europea”. Il programma artistico del Festival comprende mostre commissionate a specialisti che cercano di analizzare il concetto stesso di Europa; quello che è, quel che è stato e come il continente nel suo insieme si configuri in termini sociali, geografici, politici, economici e non solo.
PhotoEspaña si puo’ visitare fino al 28 di agosto 2016.
Tra le mostre monografiche di PHotoEspaña quelle del fotografo francese Bernard Plossu che ha ricevuto il premio 2013 PHotoEspaña insieme al collega spagnolo Linarejos Moreno.
La mostra collettiva ‘Transiciones’ investe anche le tensioni generate nel continente nel periodo compreso tra 1979-1989 con scatti di Chris Killip, Jean Marc Bustamante, Candida Höfer e Boris Mikhailov.
La sezione ‘Migraciones’, sui letali movimenti migratori in corso, è firmata fra gli altri da Peter Knapp, Mathieu Pernot, Antoine d’Agata e John Batho.