Venerdì 13 novembre 2015, martedì 22 marzo 2016. Per ogni parigino la strage di Bruxelles rappresenta una triste, unica scia di sangue ininterrotta
Venerdì 13 novembre 2015, martedì 22 marzo 2016. Per ogni parigino la strage di Bruxelles rappresenta una triste, unica scia di sangue ininterrotta. La solidarietà che oggi mostra la capitale francese è un fatto più che naturale, quasi viscerale. E l’Hôtel de Ville è stato il teatro di una manifestazione particolarmente sentita.
“Per noi Bruxelles è un po’ una città gemella e vederla colpita in questo modo, dagli stessi attacchi che hanno preso di mira Parigi pochi mesi fa ci commuove profondamente” dice un partecipante alla manifestazione.
“È davvero triste e se possibile abbiamo ancora un po’ più paura. Ma non per questo manca la determinazione a ritrovarci qui, evitare di farsi vincere dalla paura e continuare a vivere” dice una ragazza che è venuta a partecipare alla veglia.
Se centinaia di persone hanno sentito il bisogno di scendere in strada a Parigi, la costante ormai evidente, in questi anni di lotta al terrorismo internazionale, è la reazione che passa dai social network. E sulle orme della solidarietà nata dopo gli attentati a Charlie Hebdo, la matita, la vignetta, la satira sono lo strumento di reazione pacifica contro i kalashnikov e le bombe.
LES ATTENTATS CE MARDI 22 MARS À BRUXELLES.
(Le dessin du Monde) pic.twitter.com/9OCYMhOCpf— PLANTU (@plantu) 22 marzo 2016
Terror can't kill Belgian sense of humor. Pis and love Brussels. via
esperanzah</a> <a href="https://t.co/oJTLfKsAQ0">pic.twitter.com/oJTLfKsAQ0</a></p>— María Tejero Martín (
Maria_Tejero) 22 marzo 2016