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Ritorno a casa per la minoranza turcofona dell'Ucraina

Ritorno a casa per la minoranza turcofona dell'Ucraina
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Di Debora Gandini
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In viaggio verso quella patria che non hanno mai conosciuto. Le prime 300 persone di etnia turcofona hanno lasciato l’Ucraina a bordo di due voli

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In viaggio verso quella patria che non hanno mai conosciuto. Le prime 300 persone di etnia turcofona hanno lasciato l’Ucraina a bordo di due voli partiti dallo scalo di Sloviansk. Direzione la provincia di Erzincan della Turchia orientale. Altri sono in attesa di partire. Secondo il Consiglio d’Europa le minoranze etniche in Ucraina orientale continuano ad essere discriminate. Una situazione difficile anche per quella turca costretta a fuggire a causa del conflitto in corso.

“Siamo rimasti nascosti nelle cantine delle nostre case per giorni, settimane. Stavamo morendo di fame, alcuni di noi soffrono di pressione alta e avevano paura di stare male. Ecco come abbiamo vissuto, per questo ringraziamo l’Ucraina”, racconta un uomo

C‘è chi lascia il paese con goia e con uno sguardo ottimista al futuro e chi invece porta con sé ricordi anche positivi di convivenza, come questa giovane donna. “In fondo non abbiamo vissuto così male, le relazioni con i nostri vicini erano buone. Un pò mi spiace lasciare tutto”.

Nello scorso mese di aprile Ankara aveva emanato misure per permettere agli oltre 3.000 turcofoni di poter richiedere asilo. Intanto i primi arrivati ora alloggeranno negli edifici residenziali, circa 30, costruiti su misura per loro dal governo turco.

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