Le "stelle d'oro" di Marrakech

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Di Euronews
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Il Festival di Marrakech proclama i suoi vincitori. Sulla guglia piu’ alta la “Stella d’oro” al primo film che giunge dal Libano. Francis Ford

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Il Festival di Marrakech proclama i suoi vincitori. Sulla guglia piu’ alta la “Stella d’oro” al primo film che giunge dal Libano.

Francis Ford Coppola: “Il gran premio, la “Stella d’oro”, va a Mir-Jean Bou Chaaya per il suo film ‘Very Big Shot’.”

Mir-Jean Bou Chaaya, regista: « Grazie, dedico questo premio al mio paese, il Libano che purtroppo non crede in noi ma noi ci abbiamo sempre creduto”.

Il premio al miglior regista è andato al brasiliano Gabriel Mascaro per il suo secondo film ‘Neon Bull’.

Gabriel Mascaro, regista : “Quando ho scoperto che il mio film era stato selezionato per questo festival ho easlcamato ‘MIO DIO, fantastico’. Poi ho scoperto che Coppola era nella giuria e mi sono detto ‘questo è un grande premio’ e poi sono venuto qui ed ho trascorso una bellissima settimana con altri registi, insieme a gente fantastica per poi ricevere il premio come migliore regista, splendido, non riesco a spiegare il mio stato d’animo, sono molto felice, ed è molto speciale”.

L’islandese Gunnar Jonsson ha avuto il premio del miglior attore di Marrakech 2015 per la sua interpretazione del gigante buono in ‘Virgin Mountain’ di Dagur Kari, che ha scritto per lui questo film.

La giovane attrice francese Galatea Bellugi ha ricevuto il premio come miglior attrice per l’interpretazione di una adolescente incinta che decide di tenersi il bambino nel film ‘Keeper’ di Guillaume Senez.

GALATEA BELLUGI, attrice: “ Sono molto onorata di essere qui e non me lo aspettavo, non ci pensavo, è magnifico”.

Lise Pedersen, euronews: “E con una uscita molto poco ortodossa il presidente della giuria Francis Ford Coppola ha concesso il premio della giuria agli altri 14 film in competizione, nessuno eslcuso”.

Il premio Cinecole per il miglior cortometraggio è andato allo studente Reda Jai per ‘La fille qui venait de nulle part”.

L’edizione 2015 del festival di Marrakech è stata ricchissima secondo il direttore Bruno Barde, che esamina ogni anno circa 1000 film candidati.

Bruno Barde, Direttore artistico del Marrakech Film Festival :
« Cerco film che era necessario realizzare in cui c‘è il ‘desiderio’ del cinema, del resto è anche interessante constatare che i comodi paesi della vecchia Europa come Francia, Italia, Spagna faticano a girare film che non siano dei format televisivi, a fare film per delle necessità cinematografiche, ho trovato molte piu’ cose in Kazakhstan, Islanda, Danimarca, paesi in cui c‘è voglia di reinventare la grammatica del cinema ».

Le masterclass tenute a Marrakech sono una bella opportunità per i giovani registi e il pubblico di incontrare grandi registi. Il più acclamato regista iraniano Abbas Kiarostami ha parlato del suo cinema e le sue fonti di ispirazione.

Abbas Kiarostami, regista: “ Tutto quello che posso dire sul mio lavoro è quel che faccio: ispirarmi non al cinema non alla letteratura non a qualsiasi romanzo, mi basta guardare in giro, cerco di osservare la vita”.

Lanciato da Re Mohammed VI, appassionato di cinema, il Film Festival di Marrakech è stato anche un veicolo di modernizzazione del paese servito anche ai giovani cineasti marocchini. Per il direttore del Centro Cinematografico del Marocco non è che l’inizio.

Sarim Fassi Fihri, Direttore del Centro di Cinematografia Marocchino: “ Mi auguro che in 5 anni potremo espugnare queste fortezze inespugnabili delle selezioni ufficiali che sono Cannes, Berlino o Venezia perchè dopo “Otello” non siamo piu’ stati in selezione ufficiale e questa sarà una consacrazione per il cinema marocchino”. Guardando all’edizione del prossimo anno gli organizzatori puntano a rafforzare il festival come piattaforma per stringere forti legami tra professionisti stranieri e cinema marocchino, con un numero crescente di distributori, agenti e professionisti.

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