Robot giardinieri e frigoriferi a pedali: Google premia gli inventori di domani

Robot giardinieri e frigoriferi a pedali: Google premia gli inventori di domani
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Di Diego Giuliani
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Selezionati a Mountain View i vincitori della Google Science Fair: giovani fra i 13 e i 18 anni, che potranno cambiare il mondo

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Un test per Ebola che permette una diagnosi immediata del virus, prescindendo da una conservazione a bassa temperatura. Un robot giardiniere che consente di piantare e cogliere ortaggi con un semplice clic sul cellulare e poi ancora un software che aiuta a ripassare qualsiasi materia, generando automaticamente dei quiz, un sistema “a pedali” per mantenere al fresco i vaccini anche nei paesi del Terzo Mondo e tante altre invenzioni.

Fantasia e ingegno delle nuove generazioni l’hanno fatta da padrone alla “Google Science Fair”, competizione concepita per dar spazio a progetti in grado di cambiare il mondo, riservata esclusivamente ai minori. 22 i finalisti, rigorosamente fra i 13 e 18 anni, che lunedì hanno partecipato alla premiazione nel quartier generale di Google a Mountain View, in California.

The next generation! Google Science Fair googlescifair</a> Finalists (with Sergey) http://googlesciencefair <a href="http://t.co/ftIsx7BQz4">pic.twitter.com/ftIsx7BQz4</a></p>&mdash; Daniel Kraft, MD (daniel_kraft) September 22, 2015

Migliaia i progetti che hanno risposto al tema di questa edizione: “Tocca a voi cambiare il mondo”. Ai vincitori, premiati in diverse categorie, sono andati premi spazianti da borse di studio in denaro a viaggi di esplorazione scientifica alle Galapagos.

In questo video una breve presentazione dei finalisti e la serata di premiazione.

Ecco una selezione dei principali progetti premiati

Ad aggiudicarsi il “Grand Prize”, il principale premio del concorso, è stato un sistema di diagnosi rapida del virus ebola, elaborato dalla statunitense Olivia Hallisey. 16 anni appena, studentessa alla Greenwich High School del Connecticut, la giovane ha elaborato un test sviluppato sulle base di fibre di seta, che non richiede di essere conservato al fresco e che permette di riscontrare la presenza del virus in 30 minuti appena. A lei è andato un contributo di 50.000 dollari.

Congrats 16 y.o. Olivia Hallisey who won GoogleSciFair</a> for rapid <a href="https://twitter.com/hashtag/Ebola?src=hash">#Ebola</a> test at room temp!<a href="https://twitter.com/jackandraka">jackandrakapic.twitter.com/pCE9fmvdKZ

— Ruth Ann Crystal, MD (@CatchTheBaby) 22 Septembre 2015

Nella maggior parte dei casi, i vaccini devono però essere conservati al freddo e soprattutto nei paesi del Terzo Mondo dove ce n‘è più bisogno, questo può essere un serio problema. E’ per questo che Anurudh Ganesan, quindicenne di origini indiane, ha elaborato un sistema di refrigerazione per vaccini che funziona a pedali o a trazione animale. Battezzato Vaxxwagon dal suo ideatore, il sistema si avvale dell’energia generata dalle ruote su cui è montato per mantenere la temperatura ad un livello costante. In questo video una dimostrazione del modello collegato a una semplice bicicletta.

Dalla Francia arriva poi Bot2karot, misterioso nome, la cui pronuncia svela lo spirito del progetto: “botte de carrottes”, mazzo di carote, è infatti un robot che permette di innaffiare, piantare ortaggi o effettuare altri lavori di giardinaggio, con dei semplici comandi dal proprio cellulare. Ideatore “in erba” è il 14enne Eliott Sarrey che è partito dai suoi stessi disegni, per poi realizzare la componentistica del suo robot grazie a una stampante 3D. Bot2karot, concepito per regalare i piaceri del giardinaggio anche a persone anziane o con difficoltà motorie, gli è valso lo “Incubator Award”, un premio consistente in una borsa da 10.000 dollari e in un tutoraggio di un anno per sviluppare compiutamente il progetto.

Se a 17 anni Girish Kumar ha ottenuto il “Technologic Award” è stato anche grazie ai suoi studi. E proprio questo gli ha suggerito l’idea del suo RevUp: un software in grado di elaborare automaticamente dei quiz che aiutino nel ripasso e nell’apprendimento. Il sistema elaborato dal giovanissimo talento di Singapore parte dall’immagazzinamento del testo, per poi affidare a un algoritmo la formulazione di domande ed esercizi.

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