Il papa delle periferie, nemico della finanza aggressiva, va negli Stati Uniti. Pronto a sfatare l’immagine di marxista camuffato e antiamericano
Il papa delle periferie, nemico della finanza aggressiva, va negli Stati Uniti. Pronto a sfatare l’immagine di marxista camuffato e antiamericano, che la destra statunitense gli vuole fare indossare.
A Washington dove sarà accolto dal presidente Obama e la moglie, una sorta di isteria pro pontefice è percepibile a ogni angolo di strada.
La religione è sempre stata importante oltreoceano e vissuta in maniera intima. Le cose cambiano, come spiega il cardinale Donald Wuerl, arcivescovo di Washington:
“Ci sono molti giovani adulti che vorrebbero condividere la loro esperienza di fede con altre persone.
E oggi questo bisogno sta prendendo la forma particolare di andare in strada e invitare gli altri a pregare, per ripensare a che posto Dio occupa nella loro vita. Questo è un aspetto nuovo”.
Il papa che ha accettato l’invito di parlare al Congresso si rivolgerà a tutti gli americani, anche a quelli che come rileva Gregory Smith del Pew Research Center non si dichiarano atei ma:
“Gli Stati Uniti sono un Paese religioso, è una nazione di credenti, che dicono che la religone è molto importante nella loro vita. Allo stesso tempo assistiamo a un fenomeno di cambiamento molto importante, cresce infatti il numero di persone che dichiara di non avere una religione”
Stefan Grobe, euronews:
“È ancora presto per dire se la visita del papa avrà uno strascico importante nella vita religiosa degli americani. Una cosa però è certa: papa Francesco è diventato una delle figure più amate e rispettate d’America”.