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Migliaia di migranti "intrappolati" sull'isola di Lesbo

Migliaia di migranti "intrappolati" sull'isola di Lesbo
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Di Debora Gandini
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Sono disposti a tutto pur di raggiungere il nord Europa. Sono i migliaia di rifugiati siriani, iracheni, afghani, che continuano ad approdare in

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Sono disposti a tutto pur di raggiungere il nord Europa. Sono i migliaia di rifugiati siriani, iracheni, afghani, che continuano ad approdare in Grecia.

A Lesbo la situazione è sempre più critica. Nella giornata di ieri si sono verificati momenti di tensione e scontri con la polizia. Qui si trovano circa 25.000 migranti in attesa dei permessi di viaggio, vivono in condizioni igienico-sanitarie ormai insostenibili. “Non possiamo aspettare troppo, abbiamo pagato molti soldi, qui non c‘è posto per tutti. Vogliamo solo il nostro biglietto per andare ad Atene”, dice questo profugo afghano.

Sull’isola è stato allestito un centro per la registrazione dei migranti su iniziativa del governo greco e dell’alto commissariato per i rifugiati dell’Onu: “Bisogna capire come si evolverà la situazione nei prossimi giorni ma maggiore è il numero dei migranti, più alto è il rischio che la situazione diventi esplosiva”, fa notare un funzionario dell’Unhcr.

Una vera e propria crisi umanitaria a cui Atene e le autorità locali non riescono a far fronte. A Lesbo mancano strutture e personale, mentre migliaia di persone continuano a sbarcare. Ieri la Guardia costiera ha fermato oltre 770 migranti che cercavano di raggiungere le isole dell’Egeo orientale.

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