I possibili scheletri nell’armadio dell’ex-Premier britannico Edward Heath e i presunti insabbiamenti della polizia allungano ancora una volta
I possibili scheletri nell’armadio dell’ex-Premier britannico Edward Heath e i presunti insabbiamenti della polizia allungano ancora una volta l’ombra della pedofilia sul recente passato britannico.
A 10 anni dalla morte del Primo Ministro conservatore che traghettò tra l’altro Londra nell’allora Comunità Europea, la commissione indipendente della polizia (Independent Police Complaints Commission) apre un’inchiesta sulle accuse di pedofilia a carico di Heath.
Accuse che negli anni Novanta, quando Sir Edward era già da tempo lontano da Downing Street ma ancora membro del Parlamento, vennero lasciate cadere nel vuoto, con una rapida archiviazione.
A permettere ora, in un clima ben diverso da quello di 20 anni fa, la riapertura delle indagini sarebbero state le denunce di un ex-agente di polizia in pensione. L’inchiesta dovrà far luce non soltanto sul merito delle accuse a Heath ma anche sulle possibili omissioni da parte delle forze dell’ordine.