Questa settimana ci ha toccato la storia di un film etiope. In Difret scopriamo una Etiopia che si stenta ad immaginare. Ci sono i verdeggianti
Questa settimana ci ha toccato la storia di un film etiope. In Difret scopriamo una Etiopia che si stenta ad immaginare.
Ci sono i verdeggianti altopiani africani ma c‘è anche l’Etiopia delle donne che resistono all’ordine stabilito.
Hirut ha 14 anni. Vive a 3 ore d’auto da Addis Abeba.
Sulla strada per andare a scuola viene rapita in quello che si definisce un rapimento prenuziale. E’ la condanna della tradizione. I fatti risalgono a 20 anni fa.
Ma Hirut non vuole essere una sposa cosi’ giovane e resiste. Viene violentata ma riesce a scappare e a uccidere il suo rapitore/aggressore.
Dopo essere stata accusata di assassinio viene aiutata da una donna avvocato di Addis Abeba. Due mondi si incontrano.
Difret è il quarto film realizzato in Etiopia e il primo film di Zeresenay Mehari corprodotto da Angelina Jolie. Un film che s’impone per la semplicità, la precisine dei toni e l’interpretazione degli attori.
“Difret” in amàrico, la lingua ufficiale dell’Etiopia, significa “coraggio”. Buona visione.