Astana, capitale di contrasti

Astana, capitale di contrasti
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Di Euronews
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In Khazastan l’accesso al mare è lontano migliaia di km, il Paese infatti è privo di sbocchi sul mare.
Le temperature sfiorano i 30°. Quello che ci vuole è una bevanda fresca e un tuffo in acqua. Ad Astana la vita è relax.

Astana significa capitale, ma la città, localizzata nel centro-nord del Paese, ha ottenuto questo status soltanto nel 1998.

Giugno è tra i mesi più caldi dell’anno e il week-end è il momento in cui si esce e ci si rilassa vicino all’acqua. Al di là di queste immagini estive, Astana è ufficialmente la seconda capitale più fredda al mondo.

Durante l’inverno le temperature scendono a – 30°i centigradi, ecco perchè tutti approfittano dei raggi di luce appena possono.
Per Yuri Leonidovich, capitano della barca turistica in navigazione sul fiume Yessil: “Lavorare su questa barca è un’esperienza interessante. Le persone escono dal lavoro, vanno a casa, si cambiano e corrono a rilassarsi qui, all’aria fresca”.

Il fiume Yessil è parte del Parco Centrale della città, una vera attrazione per le famiglie.
Il fiume caratterizza questa città. Sul lato destro troviamo il centro storico, mentre a sinistra pulsa la nuova Astana. Qui grattacieli ed edifici avveniristici cercando di avvicinare la capitale al resto del mondo. Per Astana gli investimenti sono vitali. Moody’s ha classificato il Paese tra le economie stabili.
L’apertura al mercato esterno, è una vera priorità per il Paese, che ha sofferto in passato di isolamento dal resto del mondo. Come racconta Yerlan Kozagapanov, vicesindaco di Astana: “È un chiaro segnale per gli investitori stranieri, possono fidarsi di noi e quindi investire nella nostra economia”.

La musica rimane l’anima della città, nonostante Astana abbia visto innalzarsi grattacieli e palazzi per oltre 4 milioni di metri quadri negli ultimi tre anni. È una città giovane che ha l’ambizione di lasciare traccia dietro di sé nel mercato asiatico.

Il clima la rende però una città proibita. E non c‘è dubbio sul fatto che la sua posizione geografica, al centro della steppa, abbia aumentato i costi di questo rinnovamento scintillante. Non si è trattato, infatti, di una transizione facile. Se come è vero i palazzi sono letteralmente cresciuti attorno alle persone.

Come racconta Damir Alimov, costruttore in pensione: “Era difficile camminare per le strade di Astana. Dal mio quartiere al centro, ad esempio c’era fango dappertutto, sia in autunno che in primavera. Molti indossavano degli stivali soltanto per arrivare alla fermata dell’autobus. Ora è tutto cambiato”.

Ma a cambiare è anche il volto dell’Astana notturna. I giovani della capitale hanno imparato bene come divertirsi la sera.
I dj che s’incontrano nei locali dicono però di essere ancora dipendenti dalle tendenze americane ed europee.

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