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Le ambizioni frenate dell'Ue sul clima

L'obiettivo della Commissione europea è ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050
L'obiettivo della Commissione europea è ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030, per raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 Diritti d'autore Zahid Hussain/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.
Diritti d'autore Zahid Hussain/Copyright 2022 The AP. All rights reserved.
Di Gregoire Lory
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Nonostante alcuni provvedimenti rilevanti, l'agenda dell'Unione europea per la protezione climatica è a rischio, tra resistenze e contestazioni

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La salvaguardia dell'ambiente, su cui tutti sono d'accordo a parole, suscita divisioni quando va tradotta in leggi concrete: gli ultimi esempi sono il taglio nell'uso dei pesticidi bocciato dal Parlamento comunitario e la proroga decennale all'utilizzo del glifosato negli Stati membri dell'Ue. 

"Se facciamo tutto ciò che vogliono i Verdi, o non raggiungeremo i nostri obiettivi climatici oppure perderemo molti posti di lavoro e competitività".
Peter Liese
Eurodeputato del Partito popolare europeo

Misure green difficili da adottare

Questa sorta di riflusso antiambientalista mette a rischio, secondo alcuni, l'obiettivo della neutralità climatica dell'Europa entro il 2050 stabilito dal Green Deal.

"Le persone hanno troppe crisi a cui pensare: la guerra, l'inflazione, la paura di perdere il lavoro, di invecchiare senza nessuno accanto", dice a Euronews Jutta Paulus, eurodeputata tedesca del gruppo dei Verdi/Ale

"Tutte queste questioni insieme, convogliate con attacchi populisti attraverso i social media e la diffusione di notizie false, creano una miscela tossica di rifiuto contro il Green Deal".

Sul fronte opposto un altro europarlamentare tedesco, Peter Liese del Partito popolare europeo, ritiene che in alcuni casi l'Eurocamera si sia spinta troppo oltre, prendendo decisioni molto prescrittive. 

"Se facciamo tutto ciò che vogliono i Verdi, o non raggiungeremo i nostri obiettivi climatici oppure perderemo molti posti di lavoro e competitività. Entrambe le cose non vanno bene. Dovremmo stabilire delle priorità, non dovremmo esagerare e dovremmo convincere le persone".

Una rotta ben definita

Negli anni scorsi, l'Unione europea ha adottato diverse misure per favorire la produzione di energie rinnovabili, e l’efficienza energetica, introducendo anche una tassa sulle importazioni che producono emissioni di CO2 e un divieto di vendita per le auto con motore a combustione dal 2035

Sono passati 12 testi legislativi sui 13 del Fit for 55, il piano per ridurre del 55% le emissioni di gas climalteranti entro il 2030. 

Per il mondo dell'industria e quello agricolo spesso le normative ambientali comportano costi e sforzi supplementari, che rischiano di minarne la competititvità. Ma la Commissione europea tira dritto e non intende rinunciare agli obiettivi fissati nel 2019, come ha affermato a Euronews il commissario europeo all'Azione climatica Wopke Hoekstra.

"Dobbiamo affrontare questo problema assicurandoci che ci sia una prospettiva per i nostri cittadini e le nostre aziende, mettendole in condizione di sopravvivere. Così le persone vedranno un futuro luminoso, anche se cambiano le circostanze".

La transizione ecologica, del resto, non è cruciale solo per la salvaguardia dell'ambiente, ma anche della stessa economia europea, che nei prossimi anni si troverà a competere con Cina e Stati Uniti sulle tecnologie pulite. La cartina di tornasole delle ambizioni green dell'Unione saranno gli obiettivi che le istituzioni concorderanno per il 2040.

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