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Carburanti sostenibili per gli aerei nell'Unione europea

Gli aerei dovranno utilizzare carburanti sostenibili per il 2% delle proprie miscele entro il 2025
Gli aerei dovranno utilizzare carburanti sostenibili per il 2% delle proprie miscele entro il 2025 Diritti d'autore AP Photo/Armando Franca
Diritti d'autore AP Photo/Armando Franca
Di Alice TideyVincenzo Genovese
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Consiglio e Parlamento raggiungono un accordo sui cosiddetti Sustainable aviation fuels (Saf): 2% delle miscele nei serbatoi dal 2025, per raggiungere il 70% entro il 2050

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Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto un accordo che mira a rendere più sostenibile il settore dell'aviazione, responsabile di oltre il 13% di tutte le emissioni di gas a effetto serra del comparto dei trasporti, il secondo in assoluto per volumi nell'Unione Europea.

Nell'ambito del pacchetto ReFuelEU Aviation, la novità più rilevante riguarda la necessità di miscelare al kerosene anche "carburanti sostenibili", i cosiddettisustainable aviation fuels (Saf): prodotti derivati da energia rinnovabile o materiali di scarto, che producono meno emissioni dei combustibili fossili tradizionali.

Benzina sostenibile per gli aerei

I Saf dovrebbero costituire il 2% del carburante fornito negli aeroporti dell'Ue a partire dal 2025 e aumentare fino al 70% entro il 2050, con una serie di tappe intermedie: 6% nel 2030, 20% nel 2035, 34% nel 2040, 42% nel 2045. Le nuove miscele dovranno contenere anche una quota minima di carburanti sintetici, i cosiddetti e-fuels, più moderni ed ecologici.

Si prevede che la misura ridurrà le emissioni di CO2 degli aeromobili di circa due terzi entro il 2050,  secondo la Commissione europea.

Gli aeroporti europei, a loro volta, dovranno garantire che le proprie infrastrutture di rifornimento siano disponibili e adatte alla distribuzione di Saf, mentre le compagnie aeree non potranno "schivare" i rifornimenti sostenibili riempiendo i serbatoi dei propri velivoli oltre il necessario con carburanti tradizionali, più economici: una pratica nota come "tankering".

Nel 2025 verrà poi introdotta un'etichetta europea per calcolare prestazioni ambientali dei voli, in base alla quale le compagnie aeree dovranno indicare le emissioni di CO2 per chilometro di ogni viaggiol'impronta di carbonio prevista per ogni passeggero, cioè la quantità di emissioni di un volo divisa per coloro che ne hanno fatto parte. In questo modo i passeggeri potranno confrontare le prestazioni e magari optare per i voli più sostenibili.

Eventuali multe per inadempienza da parte di compagnie, aeroporti o fornitori di carburante saranno reindirizzate alla ricerca e all'innovazione nel settore, per trovare soluzioni in grado di colmare la differenza di prezzo tra carburanti sostenibili e convenzionali.

La soddisfazione della Commissione

La commissaria europea per i Trasporti, Adina Vălean, ha accolto con favore l'accordo, definendolo "un punto di svolta per l'aviazione europea, posta ora su un solido percorso verso la decarbonizzazione".

La Commissione aveva proposto di raggiungere il 2% di Saf nel 2025, il 5% entro il 2030, il 32% entro il 2040 e il 63% entro il 2050, soglie riviste al rialzo nella posizione del Parlamento europeo.

"Questo tipo di misure contribuisce a rendere l'Europa leader nella produzione di carburanti puliti innovativi, a livello globale. Stimiamo che il mercato Saf creerà più di 200mila posti di lavoro aggiuntivi nell'Ue, principalmente nel settore delle energie rinnovabili", ha aggiunto la commissaria.

"Il mercato Saf creerà più di 200mila posti di lavoro aggiuntivi nell'Ue, principalmente nel settore delle energie rinnovabili"
Adina Vălean
Commissaria europea per i Trasporti

"Con questo regolamento, la decarbonizzazione dell'aviazione diventa più vicina", il commento dell'eurodeputato spagnolo di Renew Europe José Ramón Bauzá Díaz, relatore sul tema per l'Eurocamera.

L'accordo, che ora deve essere formalmente approvato da Parlamento e Consiglio, fa parte del pacchetto Fit for 55, il grande piano dell'Ue per ridurre le emissioni di gas climalteranti di almeno il 55% entro il 2030 e propiziare la neutralità climatica dell'Unione entro la metà del secolo.

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