La Cina rischia di conquistare il monopolio di microchip e semiconduttori. L'Unione Europea cerca di correre ai ripari in un settore strategico
Le case automobilistiche europee sono state costrette a rallentare la produzione a causa della carenza di chip e semiconduttori. È anche il caso degli Stati Uniti.
E con una carenza globale di semiconduttori, la Cina che li produce sta prendendo un grande vantaggio. Ecco perché la Commissione Europea ha delineato una nuova politica industriale.
Cosi' Thierry Breton - Commissario UE per il mercato interno: "Per l'industria automobilistica, nei prossimi anni, per le auto intelligenti, i semiconduttori rappresenteranno il 35% del prezzo di un veicolo. Quindi voglio dire che è un settore strategico. Ne abbiamo compreso l'importanza su scala globale ed è la Cina che ne produce la maggior parte. 20 anni fa l'Europa produceva il 40% del fabbisogno globale di semiconduttori, oggi è il 9% ".
Il settore automobilistico europeo rappresenta oltre il 6% dell'economia europea e impiega quasi 14 milioni di persone.
Bruxelles vuole creare una cosiddetta alleanza europea per i semiconduttori, per alimentare la produzione nazionale e per sostenere gli Stati membri a lavorare insieme.
È un progetto simile all'alleanza europea per le batterie che è stata lanciata nel 2017 e ha attirato 100 miliardi di euro di investimenti.
La Commissione Europea ha dettagliato 34 prodotti, 137 materiali e 32 settori che considera di significativa importanza strategica. Oltre la metà di questi articoli strategici viene attualmente importata nell'UE dalla Cina. Poiché i semiconduttori sono presenti nella tecnologia che tutti usiamo ogni giorno, gli economisti avvertono che ci sarà un effetto diretto sulle nostre vite.
Dice Simone Tagliapietra - Senior Fellow presso Bruegel: "Prezzi più alti e sostanzialmente meno disponibilità di opzioni quando si vuole comprare qualcosa. Questo è l'impatto diretto di questa situazione sui cittadini, ed è proprio per proteggere i cittadini europei a questo proposito che l'Europa deve intervenire".
Bruxelles afferma che la politica industriale sosterrà anche il progetto europeo di arrivare alla neutralità climatica entro il 2050.