Il rapporto è stato effettuato dopo le affermazioni israeliane secondo cui alcuni dipendenti dell'Unrwa avrebbero partecipato all'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre, spingendo i Paesi donatori a sospendere i finanziamenti. Ad oggi Tel Aviv non ha fornito prove a sostegno delle sue accuse
L'Unrwa è "insostituibile e indispensabile" per i palestinesi di tutta la regione, e in molti la vedono come "un'ancora di salvezza umanitaria". E Israele non ha fornito prove che i suoi membri siano legati a organizzazioni terroristiche. Lo afferma l'analisi indipendente guidata dall'ex ministro degli Esteri francese Catherine Colonna.
Le accuse riguardavano una decina di dipendenti su oltre 30mila dipendenti dell'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, e nei mesi scorsi aveva causato lo stop ai fondi da da parte di numerosi Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Germania e Italia.
"In assenza di una soluzione politica tra Israele e palestinesi, l'Unrwa rimane fondamentale nel fornire aiuti umanitari salvavita e servizi sociali essenziali, in particolare nel campo della sanità e dell'istruzione, ai rifugiati palestinesi a Gaza, Giordania, Libano, Siria e Cisgiordania", si legge nel rapporto, presentato da Colonna all'Onu.
Israele non ha fornito prove dei legami tra Unrwa e Hamas
L'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, si spiega ancora nel rapporto, ha "problemi persistenti di neutralità politica", ma Israele deve ancora fornire le "prove" che i suoi membri siano legati a "organizzazioni terroristiche".
Il dossier, commissionato dalle Nazioni Unite sulla scia delle accuse israeliane e redatto con tre organizzazioni di ricerca scandinave, ha rilevato che l'Unrwa aveva regolarmente fornito a Israele elenchi dei suoi dipendenti da sottoporre a controllo. Le accuse israeliane sul coinvolgimento del personale Unrwa nell'attacco di Hamas contro Israele del 7 ottobre hanno portato i principali donatori a gennaio a tagliare i loro finanziamenti all'agenzia, anche se la maggior parte dei paesi li ha ripresi nelle ultime settimane.
Israele non ha risposto alla richiesta di prove e nomi
Nella valutazione più dettagliata inviata dai tre organismi di ricerca (l'Istituto Raoul Wallenberg per i diritti umani e il diritto umanitario con sede in Svezia, l'Istituto norvegese Chr Michelsen e l'Istituto danese per i diritti umani) si afferma che "le autorità israeliane fino a oggi non hanno fornito alcuna prova a sostegno delle loro accuse né hanno risposto alle lettere dell'Unrwa a marzo, e di nuovo ad aprile, in cui si richiedevano i nomi e le prove che avrebbero consentito all'Unrwa di aprire un'indagine".
L'analisi di Colonna suggerisce una serie di modi in cui le garanzie di neutralità per gli oltre 32mila dipendenti dell'Unrwa potrebbero essere migliorate, come ad esempio ampliando la capacità del servizio di supervisione interna e fornendo maggiore formazione in presenza e maggiore sostegno da parte dei paesi donatori. Ma nota che comunque sono già più rigorose della maggior parte delle altre istituzioni comparabili.