Il commissario generale dell'Unrwa Philippe Lazzarini ha dichiarato che dal 7 ottobre scorso a Gaza sono morti più bambini che nei conflitti nel mondo negli ultimi quattro anni. Intanto Israele ha vietato l'ingresso nella Striscia di kit medici contenenti forbici chirurgiche utilizzate per i bambini
Nella Striscia di Gaza sono morti più bambini dal 7 ottobre 2023 rispetto a quelli morti nelle guerre scoppiate in tutto il mondo, negli ultimi quattro anni. A dirlo è il Commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) Philippe Lazzarini.
"Questa è una guerra contro i bambini. È una guerra contro la loro infanzia e il loro futuro", ha scritto Lazzarini in un post su X, chiedendo il cessate il fuoco a Gaza.
Sono infatti 12.193 i bambini uccisi nelle guerre di tutto il mondo negli ultimi quattro anni, tra il 2019 e il 2023, e 12.300 quelli uccisi a Gaza da Israele in quasi quattro mesi di conflitto con Hamas, dal 7 ottobre scorso al 29 febbraio, secondo i dati forniti dalle Nazioni Unite e dal ministero della Sanità di Gaza.
Almeno 31mila palestinesi, la maggior parte dei quali bambini e donne, sono morti e più di 72mila sono stati feriti dall'inizio delle ostilità.
Nelle ultime settimane almeno 27 persone sono morte di malnutrizione e disidratazione, compresi neonati e bambini.
Colpito un deposito per gli aiuti umanitari. Lazzarini: "Israele blocca l'ingresso a Gaza di beni di prima necessità"
Uno dei depositi per gli aiuti umanitari a Rafah, nel sud di Gaza, è stato colpito da un raid che ha causato quattro morti e svariati feriti.
Lazzarini ha inoltre denunciato il divieto, imposto da Israele, di far entrare a Gaza un camion che conteneva forbici chirurgiche utilizzate in kit medici per bambini. "Le forbici mediche sono state aggiunte a una lunga lista di articoli proibiti che le autorità israeliane classificano come a duplice uso", afferma il capo dell'Unrwa.
Gli articoli vietati includono elementi essenziali per la sopravvivenza, come farmaci anestetici, bombole di ossigeno, ventilatori e farmaci antitumorali. Le consegne degli aiuti umanitari vanno accelerate per garantire la sopravvivenza di oltre due milioni di persone, sostiene Lazzarini.