A Las Palmas l'incontro tra i ministri dell'Interno e dell'Immigrazione dei Paesi Ue più colpiti dalla crisi migratoria. I cinque chiedono maggiori fondi e progetti di cooperazione
I ministri dell'Interno e dell'Immigrazione dei cinque Paesi dell'Unione europea più colpiti dalle migrazioni attraverso il Mediterraneo si sono incontrati a Las Palmas, nelle Isole Canarie, per discutere delle politiche migratorie e della lotta ai gruppi di trafficanti di esseri umani.
I ministri Med5 definiscono il Patto europeo sulla migrazione "un patto storico" e invitano la Commissione europea ad approfondire e ampliare i partenariati e gli accordi con i Paesi terzi.
Al vertice, che fa seguito a un incontro tenutosi nell'ottobre dello scorso anno, hanno partecipato il ministro dell'Interno spagnolo Fernando Grande-Marlaska, gli omologhi italiano, Matteo Piantedosi, maltese, Byron Camilleri, il ministro greco per la Migrazione e l'Asilo, Dimitris Kairidis, e il direttore del Servizio per l'Asilo di Cipro, Andreas Georgiades.
Grande Marlask: "Fondamentale la cooperazione bilaterale"
"Oggi abbiamo espresso il nostro pieno impegno per l'attuazione di questo patto, che sarà senza dubbio trascendentale per il futuro dell'Europa e certamente anche per questa terra. È un patto storico che arriva dopo decenni di disaccordi e che ci fornisce per la prima volta un quadro legislativo unico, comune ed efficace per la gestione di una migrazione ordinata e regolare", ha detto Il ministro Grande Marlaska e ha aggiunto: "Siamo fermamente convinti che la chiave per la gestione della migrazione risieda nella cooperazione bilaterale e nella cooperazione dell'Unione europea nel suo complesso con i Paesi di origine e di transito della migrazione."
Il ministro spagnolo ha poi detto che i Med5 chiedoalla Commissione europea di approfondire e ampliare i partenariati e gli accordi con i Paesi terzi, come quelli raggiunti con Mauritania e Tunisia, ampliando ancora i fondi europei e degli strumenti di finanziamento flessibili per tale cooperazione in termini di standard di rispetto dei diritti umani.
Piantedosi: "Necessaria una prevenzione delle partenze"
"La vera soluzione per affrontare la sfida migratoria va cercata nella prevenzione delle partenze, attraverso una solida strategia di cooperazione con i Paesi Terzi. Insieme ci siamo fortemente impegnati affinché la dimensione esterna fosse considerata parte fondamentale del Patto Migrazione e Asilo, e continua a essere un punto centrale anche della dichiarazione congiunta di oggi",lo ha detto il ministro italiano Matteo Piantedosi.
"Nella consapevolezza che i nostri Paesi restano tra quelli più esposti per l'attuazione delle procedure di frontiera, dobbiamo insistere a livello europeo per ottenere stanziamenti finanziari adeguati per i Paesi in prima linea e approcci costruiti su misura, che tengano conto delle situazioni concrete che i singoli Stati Membri si troveranno ad affrontare", ha poi detto il capo del Viminale.