La Chiesa cattolica celebra la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato. La ricorrenza coinccide con la nuova crisi migratoria in atto
Questa domenica la Chiesa cattolica celebra la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato, una ricorrenza che coincide con la nuova crisi migratoria in Europa e con il meeting che Papa Francesco ha avuto a Marsiglia con i vescovi del Mediterraneo e del Medio Oriente.
Al centro dell'incontro l'emergenza legata ai flussi migratori, un'emergenza divenuta oramai strutturale.
Sull'aereo di ritorno a Roma, il Papa ha mosso delle critiche nei confronti delle politiche anti-immigrazione di molti governi: "I migranti devono essere accolti, accompagnati, promossi e integrati - ha detto il Pontefice - Se non potete integrarli nel vostro Paese, accompagnateli e integrateli nel loro, ma non lasciateli nelle mani di questi crudeli trafficanti di esseri umani".
Le parole del Papa a favore dell'accoglienza dei migranti si sono scontrate con le politiche di chiusura operate da diversi governi europei, quelli di prima accoglienza ma anche quelli che mettono un freno alla ricoloocazione dei migranti.
Secondo le Nazioni Unite, sono circa 281 milioni i migranti nel mondo, il 3,6% della popolazione mondiale. Sono 55 milioni gli sfollati interni e 26 milioni i rifugiati.