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Terremoto in Marocco, ecco come l'Europa può aiutare il paese nordafricano

Donne piangono le vittime del terremoto a Moulay Brahim, nella provincia di Al Haouz, in Marocco.
Donne piangono le vittime del terremoto a Moulay Brahim, nella provincia di Al Haouz, in Marocco. Diritti d'autore Fernando Sanchez/AP
Diritti d'autore Fernando Sanchez/AP
Di Euronews
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Questo articolo è stato pubblicato originariamente in inglese

Di seguito, un elenco delle principali organizzazioni umanitarie attive sul territorio per fornire assistenza sul breve e lungo periodo ai sopravvissuti al devastante sisma

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La scorsa settimana, il Marocco è stato colpito dal più grave terremoto vissuto dal Paese negli ultimi cent'anni.

Si continua disperatamente a scavare, nella speranza di trovare ancora sopravvissuti sotto le macerie, con la gente del posto che spesso si affida alle mani nude, ma molti temono il peggio. 

Il terremoto di magnitudo 6,8, che ha devastato le montagne dell'Alto Atlante vicino a Marrakech, ha colpito circa 380mila persone che vivono entro 50 chilometri dall'epicentro. 

Le scosse sono state avvertite anche a Rabat, Casablanca, Agadir ed Essaouira.

Il bilancio ufficiale delle vittime è già salito a oltre 2500 morti e 2400 feriti, ma è probabile che aumenti ancora.

Ecco come è possibile aiutare da lontano. 

Mosa'ab Elshamy/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
Residents flee their homes after an earthquake in Moulay Brahim village, near the epicenter of the earthquake, outside Marrakech.Mosa'ab Elshamy/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.

Croce Rossa internazionale e Mezzaluna Rossa

Non appena si è diffusa la notizia, le squadre della Mezzaluna Rossa marocchina sono intervenute sul posto. 

Si stanno coordinando strettamente con la Federazione internazionale della Croce Rossa (Ficr) e le autorità locali per valutare la situazione e fornire assistenza alle persone colpite.

La Ficr - la più grande rete umanitaria del mondo - ha lanciato un appello per il terremoto in Marocco chiedendo a tutti di contribuire come possibile: i fondi raccolti permetteranno all'Ong di fornire aiuti d'emergenza e riabilitazione nelle zone più colpite ed in quelle circostanti.

Per saperne di più sul programma, clicca qui.

Medici senza frontiere

Medici senza frontiere (Msf) opera in Marocco dal 2000, fornendo assistenza medica e umanitaria ai migranti. 

Ora l'organizzazione sta concentrando i suoi sforzi per aiutare le vittime del terremoto.

"Dobbiamo prenderci cura dei feriti e fornire rapidamente cure mediche, come interventi chirurgici o dialisi - ha dichiarato l'organizzazione in un comunicato stampa - il che può essere difficile quando la capacità sanitaria locale è gravemente colpita da un disastro del genere. 

Anche il ripristino dei servizi sanitari e la distribuzione di beni di prima necessità possono essere prioritari, il nostro intervento dipenderà quindi dai risultati di queste prime valutazioni sul campo".

Le donazioni possono essere effettuate qui.

Mosa'ab Elshamy/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.
People comfort each other while digging graves for victims of the earthquake, in Ouargane village, near Marrakech.Mosa'ab Elshamy/Copyright 2023 The AP. All rights reserved.

Unicef

Quando si verifica un'emergenza, i bambini sono spesso i primi e i più colpiti. 

Migliaia di minori sono stati coinvolti nel terremoto in Marocco e le conseguenze potrebbero metterli a rischio, unitamente alle loro famiglie, nel lungo periodo.

L'Unicef ha dichiarato di seguire da vicino la situazione e di voler sostenere il governo marocchino per rispondere alle esigenze dei minori.

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È possibile sostenere l'organizzazione qui.

Aldeas Infantiles SOS

L'Ong spagnola ha annunciato il lancio di un programma per rispondere alle esigenze dei bambini colpiti dal terremoto, compresa l'assistenza temporanea per quelli rimasti orfani.

"La nostra attenzione rimane rivolta a fornire aiuti immediati e sostegno alle persone colpite da questo tragico terremoto, tenendo conto delle esigenze a lungo termine dei bambini e delle famiglie vulnerabili nelle regioni colpite", ha dichiarato Samya El Mousti, direttrice marocchina dell'organizzazione.

Per saperne di più sul loro lavoro, clicca qui.

Islamic Relief

Islamic Relief Worldwide è un'organizzazione no-profit che collabora con quelle locali per fornire assistenza alimentare, alloggi e cure mediche. 

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Fondata nel 1984, l'Ong opera in oltre 45 Paesi: ha già lanciato un appello per raccogliere dieci milioni di euro ed aiutare i sopravvissuti.

Per sostenere la loro campagna, clicca qui.

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