In totale, erano 167 le persone presenti nella struttura. Esclusa l'origine dolosa
Tragico incendio, avvenuto nella notte (attorno all'1.20), in una casa di riposo di Milano.
Si tratta della "Casa per Coniugi", struttura residenziale per anziani, situata in via dei Cinquecento.
Secondo le prime informazioni, il bilancio - al momento - è di sei vittime e due feriti gravi.
Ricoverati in ospedale oltre 80 pazienti della struttura.
Le vittime: cinque donne e un uomo. Due persone sono decedute a causa delle fiamme, mentre le altre quattro sono morte per l'intossicazione da fumo.
In totale, erano 167 le persone presenti nella casa di riposo.
Non si conoscono ancora dettagli sulle cause del disastro e sulle circostanze in cui hanno perso la vita le vittime. Ma è stata esclusa l'origine dolosa del rogo.
Le fiamme sarebbero cominciate da un letto.
Tutti i pazienti ospedalizzati hanno riportato, in forma più o meno grave, sintomi da inalazione da fumo, ma nessun paziente risulta ustionato.
Nel dettaglio: due pazienti sono stati ricoverati in codice rosso, 14 in codice giallo e gli altri 65 in codice verde.
L'intervento di soccorso sanitario è stato effettuato dall'AREU (Agenzia regionale Emergenza Urgenza) con 15 ambulanze, tre automediche e due mezzi di coordinamento. Sul posto sono intervenuti, oltre all'Agenzia regionale, anche Vigili del Fuoco, forze dell'ordine e Protezione Civile.
Le parole del sindaco
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, arrivato sul posto per un sopralluogo, ha spiegato che, in considerazione delle condizioni degli ospiti della struttura, si è dovuto portarli fuori "quasi uno a uno a braccia".
A dare l'allarme è stata una persona di servizio e questo ha permesso di contenere le fiamme.
"Visitando le camere a fianco non c'è traccia di incendio, bensì le pareti sono annerite e le esalazioni sono letali quanto il fuoco", ha raccontato Sala.
Adesso "si sta lavorando per ricollocare, anche velocemente, le persone che molto spesso non sono autosufficienti" e si sta cercando posto nelle altre strutture del gestore, "perché ricordo che questa è una struttura del Comune, ma data in gestione ai privati da tanti anni. Adesso le indagini - ha concluso il sindaco di Milano - dovranno chiarire cosa è successo".