Due manifestazioni per la morte del nigeriano assassinato da un italiano in strada
Un paio di manifestazioni si sono tenute in Italia per chiedere giustizia per la morte di un ambulante nigeriano ucciso in strada da un italiano. L'aggressore, Filippo Ferlazzo, era noto per problemi psichiatrici e gli inquirenti sembrano aver scartato la pista dell'omicidio per motivi razziali. L'uomo avrebbe aggredito Alika Ogorchukwu perché infastidito. L'aggressore che ha strangolato la vittima di fronte a diverse persone che hanno filmato l'evento, resta in carcere perché considerato socialmente pericoloso.
Alcune associazioni vorrebbero costituirsi parte civile nel processo perché ritengono che l'aggressione fosse provocata da motivi razziali, ma la stessa vedova della vittima non vuole esprimersi su questa accusa ed ha affermato di non aver mai vissuto esperienze di razzismo prima della tragica aggressione.
Quello che è certo è che queste tematiche entrano nella campagna elettorale che si avvicina e potrebbero ulteriormente avvelenarla.
Alle marce non hanno partecipato molte persone, ma l'impatto mediatico che ha avuto l'omicidio anche sulla stampa internazionale ha riportato il tema razzismo al centro della scena anche per la differente posizione fra i due schieramenti di centrodestra e centrosinistra sul tema immigrazione.