Al momento, già 1,5 milioni di persone hanno lasciato l'Ucraina, fuggendo in particolare verso Polonia e Romania
Arrivano a piedi, con qualche piccolo bagaglio e la speranza di lasciarsi l'inferno alle spalle. Sono i rifugiati ucraini che hanno deciso di fuggire dalla guerra verso la Romania, verso l'Unione europea. Siret, nel nord del Paese, Issaccea, più a est. Sono diversi i punti di passaggio usati dai profughi per ritrovare la libertà.
Ad oggi, circa 15 milioni di persone sono fuggite dall'Ucraina dall'inizio dell'invasione russa, secondo gli ultimi dati delle Nazioni unite. In Romania sono già 63.192, circa il 4,6% del totale. Sono stati allestiti due campi, uno a Sighetu Marmatiei e l'altro a Siret.
La Polonia, che ha sostenuto la causa dei rifugiati ucraini e dove il segretario di stato americano Antony Blinken è arrivato sabato per colloqui con gli alti funzionari del Paese, sta ospitando il maggior numero di persone. Sabato erano 756.303 profughi ucraini, secondo il conteggio dell'Unhcr, il 55,3% del totale.
4 milioni di rifugiati
Secondo l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati (Unhcr), quattro milioni di persone potrebbero cercare di lasciare il Paese per sfuggire alla guerra. Prima del conflitto 37 milioni di persone vivevano in Ucraina, nelle aree controllate da Kiev, escludendo quindi la Crimea e le due regioni separatiste di Donetsk e Luhansk.
"Ci aspettiamo 4 milioni di rifugiati in totale. Ma è una cifra provvisoria, che potrebbe cambiare nel tempo", spiega Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati. "Quando tutto è iniziato, ho pensato: 'beh, forse sarà così, ma speriamo di non arrivare a così tanto'. Ma oggi comincio a preoccuparmi".
Le autorità e l'Onu si aspettano che il flusso si intensifichi con l'avanzata dell'esercito di Mosca e i feroci combattimenti ancora in corso intorno alla capitale Kiev.