Le sue condizioni fisiche destavano la preoccupazione di medici e familiari, l'uomo correva il rischio di morire
L'oppositore russo Alexei Navalny ha annunciato la fine dello sciopero della fame, l'annuncio arriva dopo 24 giorni di protesta.
In un post su Instagram, il leader dell'opposizione russa in carcere da tre mesi ha fatto sapere di metter fine allo sciopero dopo l'avvertimento dei suoi medici, secondo cui rischiava la vita. Sul suo account Instagram si può leggere:
"Grazie all'enorme supporto arrivato dal mondo intero, non voglio che nessuno soffra a causa mia, non ritiro comunque la richiesta di avere accesso a controlli medici (per la mancanza di sensibilità agli arti, voglio capire cosa mii sta succedendo". Navalny ha precisato di aver interrotto lo sciopero della fame, dopo essere stato esaminato da medici esterni alla colonia penale, dove è detenuto, a circa un centinaio di chilometri fuori da Mosca .
Il blogger ha poi fatto sapere che continuerà a chiedere di essere visitato per la mancanza di sensibilità agli arti problema denunciato nelle settimane scorse, ma per cui aveva ricevuto un rifiuto delle autorità carcerarie, ragione per la quale aveva deciso di iniziare la protesta.
La mobilitazione per Navalny si è avuta a livello nazionale e internazionale, in Russia le manifestazioni a favore del dissidente hanno portato a centinaia di arresti. Il timore che le condizioni fisiche di Navalny, a causa dello sciopero della fame, potessero portare a conseguenze estreme era stato sollevato da diversi giorni dai familiari e dai medici.